ENERGIA. SERGO (M5S): CONCESSIONARI IDROELETTRICI PAGHINO COMUNI FVG
(ACON) Trieste, 29 set - "L'approvazione dei regolamenti sulle
grandi derivazioni a uso idroelettrico è una buona notizia,
augurandoci che non si tratti solo di un annuncio, visto che il
tempo è abbondantemente scaduto. Nulla invece è stato detto sulle
risorse che i concessionari devono ai Comuni in base alla legge".
Così, in una nota, il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle Cristian Sergo, dopo la risposta ottenuta in Aula
dell'assessore regionale all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, a una
sua interrogazione.
"La legge è stata approvata a novembre 2020, i regolamenti
dovevano esserlo entro 180 giorni. Ne sono passati 700 e ancora
siamo in attesa di vederli - commenta il pentastellato - tenendo
conto che si tratta di testi necessari per i passaggi successivi.
Attendiamo, infatti, di capire a che punto sia la società
regionale elettrica che dovrà gestire le nuove concessioni di cui
si sono perse le tracce, dopo le migliaia di euro di consulenza a
società esterna per tutte le valutazioni del caso".
"Avremmo voluto sentire un aggiornamento anche per quanto
concerne le risorse che i due maggiori concessionari devono
riconoscere ai Comuni. Agli enti locali della Destra Tagliamento
sono già arrivati i soldi che, grazie al Governo Conte 1 e
all'insistenza del M5S, potranno dare benefici a quei territori,
mentre A2A viene in Regione a presentare le proprie attività ma
si rifiuta di riconoscere ai Comuni della Sinistra Tagliamento
quanto dovuto per legge", sottolinea il consigliere.
"Non possiamo aspettare l'esito dei ricorsi e lasciare gli enti
senza importanti risorse, tanto più in un periodo come quello che
stiamo vivendo, dove i grandi concessionari vedono gli utili
schizzare in alto e i Comuni vedono le loro bollette schizzare in
atto. Avremmo voluto sentire dall'assessore Scoccimarro una
parola anche su questa incresciosa situazione, ma si è preferito
il silenzio. Lo stesso - conclude la nota - che c'è stato in
questi 700 giorni, che solo grazie alle interrogazioni del M5S
siamo riusciti a rompere".
ACON/COM/red