AMBIENTE. BIDOLI (PATTO): PROGETTI SIOT DA FERMARE, SERVE CONFRONTO
(ACON) Trieste, 29 set - "Sui progetti per la costruzione di
centrali di cogenerazione da fonti fossili nelle stazioni di
pompaggio dell'oleodotto transalpino di Siot serve un confronto
vero". È quanto ribadito oggi, in aula, dal consigliere regionale
del Patto per l'Autonomia Giampaolo Bidoli, che è intervenuto su
un tema "di interesse assolutamente prioritario, ma sul quale la
Giunta continua a glissare". Lo si legge in una nota del
movimento politico.
Non soddisfa la risposta dell'assessore Scoccimarro
all'interrogazione del Patto per l'Autonomia. "Perché - chiede
Bidoli - non convocare subito nel tavolo tecnico sui progetti
regionali di Siot oltre agli amministratori locali coinvolti (il
riferimento è all'incontro in videoconferenza di pochi giorni fa)
anche gli altri portatori di interesse? Perché non coinvolgere in
un dibattito pubblico, trasparente e partecipato anche soggetti
tecnici come l'Agenzia per l'Energia del Friuli-Venezia Giulia,
il Comitato dei cittadini che ha mobilitato negli ultimi mesi
centinaia di persone e le associazioni portatrici di interessi
diffusi?".
"Perché - continua il consigliere - non si tengono nella giusta
considerazione i pesanti impatti ambientali che i report dell'Ape
hanno messo in evidenza e il fatto che, con questo tipo di
impianti, il consumo di energia da fonti fossili è destinato ad
aumentare, in evidente contraddizione con l'obiettivo della
neutralità carbonica che la Giunta si è impegnata a raggiungere
entro il 2045?".
Domande sulle quali "l'assessore regionale all'Ambiente ha
preferito sorvolare", sottolinea Bidoli, che prima della seduta
del Consiglio regionale ha incontrato i rappresentanti del
Comitato Alto Bût, Legambiente e Cgil contrari ai progetti di
costruzione delle centrali e ha espresso loro la vicinanza del
Patto per l'Autonomia.
"Ci chiediamo per quale ragione i dati dell'Ape non siano stati
considerati in istruttoria. Nessuno ad oggi ne ha messo in
discussione la veridicità. Dalla valutazione espressa è evidente
che si tratta esclusivamente di una speculazione finanziaria, che
avrà un impatto ambientale pesantissimo e un aumento dei consumi
energetici ingiustificabile. Come mai allora si continua a dare
per scontata la realizzazione degli impianti? Quali sarebbero le
"ricadute economiche e sociali per il territorio" di cui parla
Scoccimarro? Gli impianti ipotizzati vanno fermati, senza se e
senza ma", conclude il consigliere del Patto.
ACON/COM/fa