MONTAGNA. MARSILIO (PD): INSPIEGABILE CHIUSURA PISCINE ARTA TERME
(ACON) Trieste, 3 ott - "La chiusura delle piscine delle Terme
di Arta priva il territorio di un servizio non solo turistico, ma
rivolto anche alle scuole e alla popolazione della Carnia. Visto
che tale scelta non pare legata al caro energia, è necessario che
la Regione, che ha un controllo indiretto attraverso
PromoturismoFvg e quindi Git, chiarisca la situazione e trovi una
soluzione per non privare, in questo momento delicato, il
territorio di un servizio utile".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Enzo Marsilio
(Pd) che attraverso un'interrogazione alla Giunta regionale porta
in Aula la questione della chiusura delle piscine nello
stabilimento termale di Arta Terme, chiedendo quindi un
intervento della Regione.
"Questa scelta - continua Marsilio - lascia diversi punti di
domanda: a differenza di altre strutture in altre zone della
regione comprensibilmente in crisi per l'abnorme aumento dei
prezzi dell'energia, il riscaldamento dell'acqua degli impianti
di Arta Terme avviene attraverso la centrale a biomassa di
proprietà della Comunità montana della Carnia, che non ha subìto
incrementi negli ultimi anni, né variazioni a seguito
dell'incremento dei prezzi del gas".
"Certamente comprensibile - aggiunge il consigliere dem - può
essere la chiusura della parte delle saune che hanno dei costi
legati all'energia elettrica e su cui è ben più complicato
intervenire, cosa che invece non incide sensibilmente nel caso
degli impianti natatori".
Inoltre, continua Marsilio, "bisogna considerare che le piscine
delle Terme di Arta sono a servizio dell'intera zona montana e
che numerose scuole fruiscono dell'impianto, oltre al fatto che
la congiuntura momentanea data dagli aumenti dei costi del gas
permetterebbe addirittura un'opportunità di attrattività per il
centro termale carnico, grazie agli investimenti e alle politiche
energetiche messe in campo nei decenni precedenti che permettono
oggi un minore costo di gestione per le piscine rispetto ad altri
stabilimenti regionali".
ACON/COM/fa