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IRAN. CONDANNA UNANIME AULA FVG A UCCISIONI DONNE E PRIVAZIONI DIRITTI

03.10.2022
13:40
(ACON) Trieste, 3 ott - Solidarietà e vicinanza alle donne iraniane private dei propri diritti civili: è quanto si prefigge la mozione 360 presentata all'Aula dalla leghista regionale Maddalena Spagnolo, poi sottoscritta da tutti i Gruppi consiliari prima che venisse approvata all'unanimità dall'Assemblea legislativa.

Nello specifico, alla Giunta regionale si pone l'impegno di condannare l'assassinio di ogni donna iraniana perpetrato con violenza e per futili motivi come avvenuto a Masha Amini, morta a 22 anni per un velo indossato male, e alla ventenne Hadis Najafi, uccisa dalle forze di sicurezza iraniane per aver protestato nella città di Karaj, vicino a Teheran, contro l'hijab obbligatorio.

Inoltre, si chiede di sostenere l'affermazione dei diritti civili negati, nonché manifestare assieme all'intero Consiglio regionale la propria solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutte le donne iraniane che protestano in difesa dei diritti della popolazione.

Dopo l'intervento di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che ha fatto presente di aver depositato già a maggio una mozione su sport e diritto ad accedere agli stadi da parte delle donne iraniane, il documento della Spagnolo è stato integrato con la richiesta del consigliere di far impegnare l'Esecutivo regionale a farsi da tramite con il Governo, anche in vista dei prossimi Mondiali di Calcio, per portare presso la Federazione internazionale calcistica (Fifa) e nelle sedi più opportune della diplomazia internazionale questo tema, affinché si agisca attraverso azioni di moral suasion o di sanzioni sportive, rivendicando lo sport libero come diritto civile e stigmatizzando la violazione dei diritti fondamentali delle donne.

Con un emendamento del M5S illustrato da Ilaria Dal Zovo, si è poi specificato che il comportamento del regime iraniano ha determinato la morte di decine di vittime (sono almeno 92, soprattutto donne ma non solo, ha fatto presente la pentastellata) e ci si attende non solo che si fermi immediatamente la violenta stretta sulle proteste, ma anche si apra un dialogo con la società civile per dare risposta alle legittime richieste di quest'ultima.

"È impensabile morire per un velo indossato male o per rivendicare il diritto di libertà di espressione o di dissenso, ed è inaccettabile che venga usata la violenza nei confronti di chi dissente dal pensiero unico dominante diffuso attraverso la propaganda e il mainstream mediatico", ha ribadito Spagnolo all'Aula facendo presente che "la violenza contro le donne si traduce in violenza anche contro i bambini. Nessuno Stato può permettersi di punire azioni che non hanno alcun valore. E oggi a tutto questo si unisce l'angoscia per l'arresto, nelle carceri di Teheran, della trentenne italiana Alessia Piperno".

Dal Zovo ha quindi ribadito che "dovrebbero essere combattute tutte le discriminazioni di genere e ogni violenza e tortura che stanno subendo le donne in Iran, dove il velo è obbligatorio per le bambine dal compimento dei 9 anni".

Per Honsell, "se si riuscisse a mettere in atto azioni di sostegno prima che le tragedie avvengano, forse alcune di queste tragedie non avverrebbero affatto".

Chiara Da Giau (pd) ha parlato di "difesa di diritti universali che appartengono a tutti, senza distinzioni tra Oriente e Occidente", e di una convivenza che va tutelata quotidianamente, sotto ogni suo aspetto. "I primi ad essere colpiti sono sempre le donne e i più giovani, ovvero la parte più debole della società, ma anche che ha la maggiore apertura verso quello che è il modo di vivere migliore".

Importanti le azioni diplomatiche, ma bisogna cercare di fare anche azioni concrete di sensibilizzazione e condanna verso quanto sta accadendo in Iran, per la consigliera forzista Mara Piccin, che ha rivolto al presidente Piero Mauro Zanin la richiesta - subito accolta - di "farsi tramite presso gli altri Consigli regionali affinché la mozione approvata dal Friuli Venezia Giulia sia presa ad esempio dalle altre Assemblee legislative regionali per una condanna corale e unanime, da far sentire innanzitutto al nuovo Governo".

Mauro Di Bert ha chiesto di aggiungere la firma del suo Gruppo, Progetto Gvg/Ar, "coscienti che l'azione finale è limitata, ma è giusto che un Consiglio regionale parli di diritti civili e della loro difesa".

Come lui, Massimo Moretuzzo per il Gruppo Patto per l'Autonomia, "perché si tratta di un tema che ha a che fare con i diritti fondamentali della persona e le loro violazioni, a cui si intrecciano anche i diritti delle minoranze dato che Masha Amini era di etnia curda".

L'appoggio delle Giunta regionale è infine arrivato tramite l'assessore con delega all'Immigrazione, Pierpaolo Roberti, che detto che "siamo di fronte al caso limite di una teocrazia che esercita la repressione verso ogni forma di dissenso, che nello specifico è di natura culturale e religiosa, e va condannato in maniera ferma e decisa. Votare questa mozione non significa solo dire che l'Iran non può continuare ad esercitare questo tipo di potere sul suo popolo, ma significa anche dire noi da che parte stiamo della barricata". ACON/RCM-fc



Maddalena Spagnolo (Lega)
Ilaria Dal Zovo (M5S)
Furio Honsell (Open)
Massimo Moretuzzo (Patto)
Chiara Da Giau (Pd)
Mauro Di Bert (PrFvg/Ar)
L'assessore Fvg delegato ai rapporti con il Consiglio, Pierpaolo Roberti