SCUOLA. MARCOLIN (CRPO): STEREOTIPI DI GENERE, BATTAGLIA ANCORA LUNGA
+++Zanin: fondamentale dialogo tra Regione e mondo formazione+++
(ACON) Trieste, 3 ott - Aiutare i docenti delle scuole secondarie
di primo e secondo grado ad orientare i ragazzi, a far emergere i
loro talenti verso la scelta della scuola più adatta a loro,
quella per la quale sono più portati, scevri da ogni stereotipo
di genere: questo il messaggio-chiave dell'incontro formativo
organizzato dalla Commissione regionale per le pari opportunità
(Crpo Fvg) e ospitato dall'auditorium Comelli, all'interno del
palazzo della Regione di via Sabbadini, a Udine.
Esperti in diritti dell'infanzia e formatori come Erika
Bernacchi, Luca Bicocchi e Antonio Raimondo Di Grigoli hanno
sviluppato tre distinti argomenti, tutti comunque attinenti al
complesso rapporto tra educazione e genere, seguiti da una
ottantina di docenti della regione.
La giornata è stata moderata da Magda Gruarin, componente della
Crpo Fvg, e ha visto la partecipazione anche del presidente del
Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, della dirigente
dell'Ufficio scolastico, Daniela Beltrame, e della presidente
stessa della Commissione, Dusy Marcolin, mentre le conclusioni
sono state affidate ad Alessia Rosolen, assessore regionale
all'Istruzione.
"Per noi è stato un momento di importante riflessione fatta con
il mondo della scuola", ha affermato Marcolin a margine del
seminario, rendendo noto che la dirigente dell'Ufficio scolastico
regionale, sull'onda dell'approvazione del seminario per le
riflessioni che ha suscitato, ha anche "proposto alla Crpo di
sottoscrivere una convenzione con le scuole, per costruire un
percorso di lavoro comune verso il contrasto agli stereotipi
nella scelta dell'iter formativo da parte dei ragazzi e delle
ragazze".
"Vanno abbattuti tutti quei preconcetti con cui ancora oggi sono
identificati i cosiddetti lavori da uomo e lavori da donna e che
condizionano i nostri giovani quando devono decidere cosa fare da
grandi - ha rimarcato la presidente -. Invece bisogna garantire
maggiori possibilità di accesso ai percorsi di studio
scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici (Stem) a
tutti, facendo sfatare l'idea che si tratta di indirizzi da
maschi, mentre le femmine sono più portate per materie
umanistiche o di cura. Negli ultimi anni si è registrata una
piccola inversione, ma non basta, la strada è ancora lunga. Anche
perché non dobbiamo dimenticare che secondo le professionalità
più ricercate provengono proprio da questi ambiti formativi,
dunque tutti devono potervi accedere in egual misura".
Nel suo intervento di saluto all'inizio del convegno, Zanin ha
voluto sottolineare "il costante dialogo tra Regione e mondo
scolastico", ringraziando la Beltrame per questo percorso
virtuoso.
Più in generale, il presidente dell'Assemblea legislativa
regionale ha ricordato "l'importanza del ruolo degli organi di
garanzia del Consiglio, che rappresentano dei sensori capaci di
cogliere le esigenze della popolazione. La Commissione per le
pari opportunità guidata da Marcolin, così come gli altri
organismi, forniscono un prezioso contributo al legislatore
attraverso pareri, studi e attività di formazione, diventando un
perfetto trait d'union tra le nostre comunità e i legislatori".
Da parte loro, i docenti hanno riconosciuto che c'è un effettivo
sbilanciamento di alcune professioni, e quella dell'insegnamento
è proprio una di queste, verso il genere femminile causato più da
vecchi stereotipi che da reali capacità. Mentre l'assessore
Rosolen ha ricordato la ricerca che la Regione ha fatto
realizzare nel 2020, mirata a rilevare quali motivazioni stanno
alla base delle scelte degli studi Stem e ha affermato che, a suo
dire, ciò che fa propendere per un indirizzo di studio piuttosto
che per un'altro è data dai contesti che si presentano in
seguito. Ecco che è molto importante sviluppare anche un discorso
di lavoro e conciliazione.
ACON/RCM-FA-fc