CASA. SANTORO (PD): LA GIUNTA NON GARANTISCE IL DIRITTO ALL'ABITAZIONE
(ACON) Trieste, 5 ott - "La Giunta Fedriga, in un momento
storico straordinario e caratterizzato da forti difficoltà,
anziché dare risposte ai cittadini su una questione primaria come
il diritto alla casa, mette in campo un programma ordinario che
non solo non offre soluzioni, ma che mette i bastoni tra le
ruote, facendo diventare l'abitazione un lusso. Soprattutto per i
giovani, obbligandoli a fare mutui anche dove non necessario e
ponendo assurdi limiti, legati alle dimensioni delle abitazioni,
assolutamente distaccati dalla situazione reale del nostro
territorio".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mariagrazia
Santoro (Pd), esprimendosi a margine della seduta odierna della
IV Commissione, riunita per esprimere un parere sul Piano annuale
delle politiche abitative.
"Se, a parole, la Giunta Fedriga garantisce attenzione a giovani
e famiglie, di fatto sta aggiungendo difficoltà su difficoltà.
L'obbligo del mutuo - continua l'esponente dem - è un'assurda
iniquità nei confronti dei giovani che, magari, hanno ereditato
una casa dalla nonna e, per sistemarla, vengono costretti da
questa Giunta a fare un mutuo, con tutte le difficoltà nel
contrarlo.
Inoltre, aggiunge Santoro, viene posto "un altro limite assurdo,
rilevato addirittura da una parte del Centrodestra (il
consigliere di FdI, Lippolis) che riguarda un limite sulla
metratura, favorendo l'acquisto di appartamenti in città e
limitando quella in zone montane e periferiche, dove generalmente
si trovano immobili di dimensioni ben superiori a quelle fissate
dalla legge del Centrodestra".
Infine, Santoro solleva anche la questione delle barriere
architettoniche nelle abitazioni Ater: "Nell'ambito della
discussione sulla legge per gli interventi a favore delle persone
con disabilità, i rappresentanti delle Ater hanno lamentato la
carenza di investimenti per l'eliminazione delle barriere
architettoniche".
"La Giunta - conclude la nota del Partito democratico - dovrebbe
chiarire che cosa ne è dei 62 milioni di euro provenienti dal
Pnrr. Si teme di perdere i finanziamenti, perché le Ater
potrebbero non riuscire ad approvare i progetti a causa
dell'aumento dei prezzi delle materie prime".
ACON/COM/db