SALUTE. ZALUKAR (MISTO): VIOLENZE A MEDICI E INFERMIERI MOLTE LE CAUSE
(ACON) Trieste, 6 ott - "Le violenze verso medici e infermieri
sono in aumento, gli organi di rappresentanza del personale
sanitario chiedono misure urgenti, dai vertici politici arrivano
rassicurazioni e promesse, tante parole, ma poco o nulla di
concreto. Il fenomeno è complesso, di difficile contrasto, vi
sono molte cause".
Così la nota di Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo
Misto.
"Questi problemi ci sono sempre stati - racconta Zalukar -, ma in
numero enormemente minore e con conseguenze usualmente meno
gravi, poiché in passato c'era maggior attenzione sia in chiave
preventiva che di contenimento del danno ad aggressione avvenuta.
Nei servizi di emergenza (118 e Pronto soccorso) dove ho lavorato
per decenni, c'era un'attenta formazione del personale per
evitare che momenti di tensione degenerassero in violenze. Di
solito si trattava, come oggi, di persone in abuso etilico o di
sostanze o con problemi psichiatrici; i professionisti seguivano
specifiche procedure di contenimento quando la violenza
scoppiava. Allora gli organici erano un po' più dotati e quindi
vi era la disponibilità di più sanitari e in queste situazioni
solo quando si è in tanti si riesce a contenere senza che nessuno
si faccia troppo male. Oltre a poter contare sul posto fisso di
polizia, ora chiuso".
Il consigliere si chiede, quindi, perché oggi ci siano tante
aggressioni in più: "Spesso si tende a scaricare tout court la
responsabilità sui cittadini, ma è di evidenza comune che la
gente è sempre più esasperata: tempi di attesa mai visti prima
per l'ambulanza, tante ore di attesa nel triage prima di essere
visitati dal medico, i familiari impediti a star vicini,
assistere il loro caro, addirittura a dare l'ultimo saluto al
genitore morente. E allora capita che si alzi la voce, non di
rado la risposta dei sanitari può apparire conflittuale, perché
anche loro sono esasperati, sono troppo pochi per la mole di
lavoro, sono sfiniti da turni aggiuntivi subentranti, sono
malpagati e spesso maltrattati dalla stessa amministrazione. E
così purtroppo dalle parole si passa ai fatti, avere in rinforzo
altri operatori non è facile, anche chiedere aiuto al soccorso
pubblico è difficile, perché bisogna passare le forche caudine
del 112 prima di poter parlare con la polizia, e poi anche questa
deve fare i conti con i vuoti di organico e non sempre le volanti
sono subito disponibili".
Per Zalukar ci sono "anche le violenze dei facinorosi, dei bulli,
ma non credo che gli aumenti di pena invocati siano un
deterrente, per questi può incidere solo la prontezza di una
punizione certa, e l'affanno in cui si trova la giustizia non
aiuta. Occorre riparare alle carenze di organico di medici e
infermieri, occorre avere strutture più empatiche verso i
cittadini, passare dall'attuale organizzazione improntata ad una
burocrazia ottusa verso un'attività per processi, dove il fine è
il benessere e quindi la soddisfazione del cittadino e non il
mero rispetto delle competenze. E poi ci sono i problemi
giustizia e polizia".
ACON/COM/rcm