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MIGRANTI. CALLIGARIS (LEGA): PDNL RICONGIUNGIMENTI CI ALLINEA A EUROPA

06.10.2022
17:15
(ACON) Trieste, 6 ott - "Il caso di Monfalcone, fatto emergere dalla sindaca Anna Cisint, è emblematico per portare la questione a livello nazionale e affrontare il tema dei ricongiungimenti in maniera pragmatica".

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Antonio Calligaris (Lega) riguardo alla proposta di legge nazionale (Pdln) di cui è primo firmatario, inerente alcune modifiche agli articoli 28 e 29 del decreto legislativo 286 del 1998 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero).

"L'intervento legislativo si propone di rivolgere al Parlamento una proposta per rendere la disciplina dei ricongiungimenti familiari più in linea con le norme europee e con le disposizione di altri Stati membri dell'Unione europea come, ad esempio, la Germana. Anche la testimonianza dell'assessore Pierpaolo Roberti ha colto nel segno di questa Pdln. Infatti - continua Calligaris - anche in altre zone d'Italia la problematica è emersa e potremmo essere proprio noi ad inquadrare il problema e finalmente fare i correttivi necessari".

"L'applicazione pratica della norma italiana - fa sapere l'esponente della Lega - prevede che, per il 2021, per ricongiungere un familiare era necessario avere un reddito di 8.975,46 euro (4.487,73 euro pro capite); per ricongiungere due familiari, è necessario un reddito di 11.967,28 eurp (3.989,09 pro capite), mentre per ricongiungere due o più figli minori di 14 anni era sufficiente un reddito di 17.950,92 euro".

"È evidente - prosegue ancora Calligaris - che la normativa italiana non è efficace nel garantire che il richiedente 'disponga di risorse stabili e regolari sufficienti per mantenere sé stesso e i suoi familiari senza ricorrere al sistema di assistenza sociale dello Stato membro interessato', come invece prevede la normativa europea. La proposta che ho avanzato, per sommi capi richiede di indicare una soglia di reddito minimo del richiedente il ricongiungimento che sia effettivamente parametrata sul costo della vita, ovvero agli indici Istat, dopodiché proporre che il richiedente il ricongiungimento dimostri di avere una prospettiva di reddito sul lungo periodo".

"Non secondario - aggiunge - introdurre un requisito di permanenza minima sul territorio italiano di almeno due anni prima della possibilità di presentare domanda di ricongiungimento familiare, imporre l'obbligo di registrare i matrimoni contratti all'estero in Italia al momento della presentazione della domanda di ricongiungimento in favore del coniuge e richiedere che la certificazione dell'idoneità dell'alloggio preveda l'indicazione del numero di effettivi occupanti, secondo una verifica anagrafica attuale al momento della presentazione dell'istanza di ricongiungimento".

"In tal modo - conclude il consigliere - si favorirà un modello di immigrazione realmente basato sull'integrazione e contestualmente si supereranno diverse incongruenze che l'attuale normativa presenta. Personalmente, ma sono sicuro che anche tutto il Gruppo della Lega accoglie questa Pdln col medesimo spirito, sono aperto a eventuali proposte o emendamenti costruttivi che dovessero arrivare da qui alla trattazione in Aula". ACON/COM/rcm



Antonio Calligaris (Lega)