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EUROPA. ZANIN AL CALRE: SUSSIDIARIETÀ, SERVE VICINANZA CITTADINI

06.10.2022
18:55
(ACON) Trieste, 6 ott - Il tema del principio di sussidiarietà è stato al centro del dibattito che ha avuto luogo in Spagna, a Oviedo (Principato delle Asturie), in occasione del 25° anniversario della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni d'Europa (Calre) che ha visto anche la partecipazione del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin.

Una due giorni di dibattiti che si concluderà con la sottoscrizione dell'aggiornato documento di Oviedo, firmato nel 1997, con l'inserimento di alcuni nuovi punti e di obiettivi da raggiungere per rafforzare il ruolo dei Parlamenti regionali nei processi decisionali e politici europei.

Secondo il presidente Zanin, tale principio (sancito dall'articolo 5 del Trattato sull'Unione europea) andrebbe reinterpretato "in termini giuridicamente meno alti, ma più concretamente sostanziali. Ossia, con lo svolgimento di funzioni pubbliche a un livello più vicino ai cittadini. La sussidiarietà attiva deve, in altri termini, avere una trasposizione chiara nelle procedure e nei meccanismi di controllo messi in atto dalle autorità regionali e locali a difesa delle loro prerogative. Allo stesso tempo, però, è complicato pensare di armonizzare Statuti, Costituzioni regionali e regolamenti di funzionamento di così tante Assemblee legislative. Per questo motivo diventa fondamentale rinforzare il ruolo della Calre e il suo raccordo con il Comitato europeo delle Regioni, le sue Commissioni e le sue iniziative".

Zanin ha poi esposto l'iter intrapreso in Fvg in merito al meccanismo di controllo della sussidiarietà, svolto dal Cr e, in particolare, dalle Commissioni "che esaminano i progetti di atti Ue con profili di interesse regionale e di come il Regolamento interno abbia introdotto la Sessione europea, in occasione della quale l'Assemblea si riunisce per svolgere l'esame congiunto del programma di lavoro annuale della Commissione europea".

Durante il dibattito si è parlato anche dell'importanza dalla cooperazione interparlamentare e del ruolo svolto dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome, tra le quali anche il Fvg.

"In merito ai rapporti tra il nostro Cr e il Parlamento europeo - ha proseguito Zanin - oltre al collegamento svolto dall'Ufficio permanente della Regione con sede a Bruxelles, c'è il ruolo ricoperto dagli eurodeputati che informano il Consiglio sull'avanzamento dei lavori in Belgio e veicolano direttamente le istanze del territorio che emergono nel corso dell'attività dell'Aula e delle sue Commissioni".

"Per far sentire europei i nostri cittadini - ha concluso Zanin - è necessario che la percezione di lontananza con le istituzioni di Bruxelles venga ridotta, non solo a parole ma anche con i fatti. Per questo motivo le Istituzioni europee devono mostrare maggiore apertura alle sollecitazioni proposte dai vari territori, mentre Calre e Comitato europeo delle Regioni devono collaborare in maniera attiva per far sentire maggiormente la propria voce nell'Ue". ACON/LI-db



Il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Piero Mauro Zanin, durante la conferenza del Calre
Il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Piero Mauro Zanin, prima dell'inizio della conferenza del Calre