CREDITO COOPERATIVO. MORANDINI (PROG FVG/AR): MOZIONE A TUTELA SISTEMA
(ACON) Trieste, 8 ott - "Un intervento sul quadro
regolamentare, risolutivo di una serie di criticità presenti
nella normativa europea di riferimento, il cui superamento
permetterà di migliorare l'operatività delle Banche di credito
cooperativo (Bcc). Un'esigenza maturata anche a seguito delle
tante segnalazioni giunte dal mondo del credito cooperativo e
sfociata nella presentazione di una mozione a tutela del sistema".
La spiega così, il consigliere regionale Edy Morandini (Progetto
Fvg/Ar), l'iniziativa che lo vede capofila con i colleghi di
Gruppo, Mauro Di Bert e Giuseppe Sibau.
"Il documento - aggiunge Morandini nella sua nota - sollecita un
intervento dell'Esecutivo regionale, nei confronti del Governo,
per giungere a una modifica del quadro vigente delle regole e
delle norme di vigilanza europee sui gruppi bancari cooperativi,
al momento rappresentativo di un pericolo reale per la
competitività del sistema del credito cooperativo anche del
Friuli Venezia Giulia".
"Con la conversione nella legge 8 aprile 2016, n. 49 del decreto
14 febbraio 2016, n. 18, è stata avviata una riforma
organizzativa del credito cooperativo basata sostanzialmente
sulla costituzione, con obbligo di adesione, di gruppi bancari
cooperativi - afferma ancora il consigliere - secondo l'attuale
classificazione le Bcc, aderenti per legge a un gruppo, sono
classificate 'significant' alla pari di una banca con un attivo
superiore ai 30 miliardi di euro, con tutte le pesanti
conseguenze di natura regolamentare e di supervisione e
l'inevitabile aggravio degli adempimenti".
"Il credito cooperativo - prosegue Morandini - è una componente
originale e fondamentale dell'industria bancaria, in particolare
della nostra regione, dove il sistema delle Bcc è una realtà
consolidata, rappresentata da nove istituti di credito, operativi
nel territorio regionale con 250 sportelli pari al 29,8%
dell'intera rete bancaria regionale, fonte di occupazione per
1.585 persone.
"Anche in un'ottica di contrasto al fenomeno dello spopolamento
dei territori più periferici con il mantenimento almeno dei
servizi essenziali nelle aree marginali, diventa importante
valutare l'opportunità di intervenire nei confronti del Governo
sollecitando un'azione, per quanto di competenza, diretta a
ottenere un adeguamento del quadro regolamentare bancario europeo
- conclude l'esponente di Centrodestra - attraverso la proposta
di modifica di alcuni articoli del Regolamento UE 575/2013 e
della Direttiva 2013/36/UE, per evitare alle Bcc svantaggi
competitivi ingiustificati".
ACON/COM/rcm