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DISABILITÀ. SÌ II E V COMM A DDL 173, TURISMO E INCLUSIONE LAVORO

11.10.2022
16:27
(ACON) Trieste, 11 ott - Il disegno di legge 173 sugli interventi a favore delle persone con disabilità, già giunto all'attenzione della Commissione competente per materia, ovvero la III, che lo esaminerà e voterà lunedì prossimo, 17 ottobre, ha intanto registrato i pareri positivi a maggioranza delle Commissioni II e V quanto agli articoli 7 e 9.

Nello specifico, la II Commissione presieduta da Alberto Budai (Lega) è entrata nel merito del comma 4 dell'articolo 7, con cui si afferma che la Regione "assicura che le persone con disabilità possano fruire dell'offerta turistica in modo completo e autonomo", e dell'articolo 9 sulla loro piena inclusione lavorativa, anche riferita all'agricoltura sociale e all'autoimprenditorialità. La V Commissione presieduta da Diego Bernardis (Lega) ha, invece, valutato l'articolo 7 (inclusione sociale anche attraverso l'attuazione di interventi volti a garantire la partecipazione alla vita culturale, sportiva e turistica).

Le norme sono state illustrate dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha sottolineato i contenuti di principio del provvedimento e ha fatto presente che "il testo è frutto di un lavoro molto lungo e articolato, che ha registrato 35 incontri e 60 versioni per avere infine l'approvazione, tra gli altri, della Consulta regionale delle Associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie".

"Dopo una lunga discussione, si è scelto che l'attività del Servizio integrazione lavorativa (Sil) venisse collocata all'interno della direzione Salute", ha aggiunto rispondendo a una specifica domanda della consigliera Chiara Da Giau (Pd), assicurando che "la Regione è impegnata anche nel garantire e vigilare i percorsi che portino un'Azienda sanitaria ad essere sempre più Azienda socio-sanitaria, perché il tema dell'inclusione deve essere patrimonio diretto all'interno delle Aziende".

A seguito dell'intervento di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che aveva approfittato per chiedere cosa accadesse delle associazioni che svolgevano un ruolo specifico per le attività dei disabili, espressamente citate nella legge regionale 41/1996 (Norme per l'integrazione dei servizi e degli interventi sociali e sanitari a favore delle persone handicappate) e ora non nominate nel ddl 173, Riccardi aveva fatto presente che "nel '96 vi erano solo due soggetti, la Comunità Piergiorgo Onlus e Hattiva Lab cooperativa sociale di Udine, a garantire un simile apporto. Oggi il loro numero si è ampliato e non è più possibile citarle in norma, ma saranno comunque tutelate per le competenze che continuano ad assicurare al mondo della disabilità".

Subito dopo, Franco Iacop (Pd) aveva colto l'occasione per delle specifiche inerenti l'articolo 17, "con cui si vanno a modificare le competenze delle autonomie locali quanto alle attività sulla disabilità che alcuni Comuni svolgevano, visto che oggi tale progettualità è posta in carico completamente alla Regione attraverso le Aziende sanitarie".

Rispondendo a lui, ma anche a Honsell che aveva posto un quesito correlato al percorso scelto per la trasformazione di tali Aziende in socio-sanitarie, il vicegovernatore ha detto che "la Regione Fvg è l'unica che non adempie ai principi definiti dal Sistema sanitario rispetto ai Livelli essenziali di assistenza (Lea), perché dal 2001 si finanziano con la spesa sanitaria. Perciò noi dobbiamo finanziare le Aziende sanitarie perché queste accedono al Fondo sanitario, lo facciamo perché adempiamo a un disposto statale e le attività legate alle persone con disabilità rientrano a pieno titolo nei Lea. Siamo chiamati a una uniformità che permetta il transito delle risorse alle Aziende sanitarie, le quali, a loro volta, si possono organizzare autonomamente nel garantire i servizi".

Ad essere chiamato in causa sul ddl è stato anche il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione presieduto da Roberto Cosolini (Pd), che si è espresso in favore della clausola valutativa contenuta nell'articolo 27, ove si afferma che il Consiglio regionale controlla l'attuazione della legge e valuta i risultati ottenuti; a questo scopo, la Giunta regionale presenta una relazione a cadenza triennale sullo stato di avanzamento degli adempimenti.

Intanto giovedì prossimo, 13 ottobre, saranno altre due Commissioni a doversi esprimere: la IV sugli articoli 6 (abitare e vita indipendente), 10 (Trasporti) e 11 (Accessibilità allo spazio aperto e costruito e barriere architettoniche), la VI sull'8 (Istruzione e formazione). ACON/RCM-li



L'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, e il presidente della II Commissione consiliare, Alberto Budai (Lega)
L'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, e il presidente della V Commissione consiliare, Diago Bernardis (Lega)
Chiara Da Giau (Pd)
La II Commissione consiliare
La V Commissione consiliare
L'assessore Riccardo Riccardi e il presidente del Comitato di controllo, Roberto Cosolini (Pd)