DISABILITÀ. SÌ II E V COMM A DDL 173, TURISMO E INCLUSIONE LAVORO
(ACON) Trieste, 11 ott - Il disegno di legge 173 sugli
interventi a favore delle persone con disabilità, già giunto
all'attenzione della Commissione competente per materia, ovvero
la III, che lo esaminerà e voterà lunedì prossimo, 17 ottobre, ha
intanto registrato i pareri positivi a maggioranza delle
Commissioni II e V quanto agli articoli 7 e 9.
Nello specifico, la II Commissione presieduta da Alberto Budai
(Lega) è entrata nel merito del comma 4 dell'articolo 7, con cui
si afferma che la Regione "assicura che le persone con disabilità
possano fruire dell'offerta turistica in modo completo e
autonomo", e dell'articolo 9 sulla loro piena inclusione
lavorativa, anche riferita all'agricoltura sociale e
all'autoimprenditorialità. La V Commissione presieduta da Diego
Bernardis (Lega) ha, invece, valutato l'articolo 7 (inclusione
sociale anche attraverso l'attuazione di interventi volti a
garantire la partecipazione alla vita culturale, sportiva e
turistica).
Le norme sono state illustrate dall'assessore regionale alla
Salute, Riccardo Riccardi, che ha sottolineato i contenuti di
principio del provvedimento e ha fatto presente che "il testo è
frutto di un lavoro molto lungo e articolato, che ha registrato
35 incontri e 60 versioni per avere infine l'approvazione, tra
gli altri, della Consulta regionale delle Associazioni delle
persone disabili e delle loro famiglie".
"Dopo una lunga discussione, si è scelto che l'attività del
Servizio integrazione lavorativa (Sil) venisse collocata
all'interno della direzione Salute", ha aggiunto rispondendo a
una specifica domanda della consigliera Chiara Da Giau (Pd),
assicurando che "la Regione è impegnata anche nel garantire e
vigilare i percorsi che portino un'Azienda sanitaria ad essere
sempre più Azienda socio-sanitaria, perché il tema
dell'inclusione deve essere patrimonio diretto all'interno delle
Aziende".
A seguito dell'intervento di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg),
che aveva approfittato per chiedere cosa accadesse delle
associazioni che svolgevano un ruolo specifico per le attività
dei disabili, espressamente citate nella legge regionale 41/1996
(Norme per l'integrazione dei servizi e degli interventi sociali
e sanitari a favore delle persone handicappate) e ora non
nominate nel ddl 173, Riccardi aveva fatto presente che "nel '96
vi erano solo due soggetti, la Comunità Piergiorgo Onlus e
Hattiva Lab cooperativa sociale di Udine, a garantire un simile
apporto. Oggi il loro numero si è ampliato e non è più possibile
citarle in norma, ma saranno comunque tutelate per le competenze
che continuano ad assicurare al mondo della disabilità".
Subito dopo, Franco Iacop (Pd) aveva colto l'occasione per delle
specifiche inerenti l'articolo 17, "con cui si vanno a modificare
le competenze delle autonomie locali quanto alle attività sulla
disabilità che alcuni Comuni svolgevano, visto che oggi tale
progettualità è posta in carico completamente alla Regione
attraverso le Aziende sanitarie".
Rispondendo a lui, ma anche a Honsell che aveva posto un quesito
correlato al percorso scelto per la trasformazione di tali
Aziende in socio-sanitarie, il vicegovernatore ha detto che "la
Regione Fvg è l'unica che non adempie ai principi definiti dal
Sistema sanitario rispetto ai Livelli essenziali di assistenza
(Lea), perché dal 2001 si finanziano con la spesa sanitaria.
Perciò noi dobbiamo finanziare le Aziende sanitarie perché queste
accedono al Fondo sanitario, lo facciamo perché adempiamo a un
disposto statale e le attività legate alle persone con disabilità
rientrano a pieno titolo nei Lea. Siamo chiamati a una uniformità
che permetta il transito delle risorse alle Aziende sanitarie, le
quali, a loro volta, si possono organizzare autonomamente nel
garantire i servizi".
Ad essere chiamato in causa sul ddl è stato anche il Comitato per
la legislazione, il controllo e la valutazione presieduto da
Roberto Cosolini (Pd), che si è espresso in favore della clausola
valutativa contenuta nell'articolo 27, ove si afferma che il
Consiglio regionale controlla l'attuazione della legge e valuta i
risultati ottenuti; a questo scopo, la Giunta regionale presenta
una relazione a cadenza triennale sullo stato di avanzamento
degli adempimenti.
Intanto giovedì prossimo, 13 ottobre, saranno altre due
Commissioni a doversi esprimere: la IV sugli articoli 6 (abitare
e vita indipendente), 10 (Trasporti) e 11 (Accessibilità allo
spazio aperto e costruito e barriere architettoniche), la VI
sull'8 (Istruzione e formazione).
ACON/RCM-li
L'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, e il presidente della II Commissione consiliare, Alberto Budai (Lega)
L'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, e il presidente della V Commissione consiliare, Diago Bernardis (Lega)
Chiara Da Giau (Pd)
La II Commissione consiliare
La V Commissione consiliare
L'assessore Riccardo Riccardi e il presidente del Comitato di controllo, Roberto Cosolini (Pd)