AMBIENTE. IV COMM: APPROVATO A MAGGIORANZA PIANO QUALITÀ ARIA FVG
(ACON) Trieste, 13 ott - La qualità dell'aria del Friuli Venezia
Giulia è buona. Criticità emergono invece per l'ozono e per il
benzopirene, in particolare nelle zone in cui viene utilizzato
massivamente legname per il riscaldamento domestico e nell'area
del Friuli Occidentale, maggiormente a ridosso della pianura
Padana, a causa della presenza di polveri sottili (PM10). I dati
sono stati calcolati grazie al monitoraggio compiuto attraverso
19 centraline collocate sul territorio regionale.
È quanto emerge dalla Relazione sulla qualità dell'aria in Fvg
presentata durante i lavori della IV Commissione, presieduta da
Mara Piccin (Fi), in occasione dell'adozione preliminare dei
documenti che compongono il Piano regionale della Qualità
dell'aria, approvato a maggioranza.
A introdurre il documento è stato l'assessore regionale
all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, che si è dichiarato aperto a
eventuali proposte da parte dei consiglieri in vista
dell'approvazione dell'iter da svolgere entro la fine dell'anno,
lasciando poi la parola alla Direzione, che si è avvalsa della
collaborazione dell'Arpa e dell'Università degli Studi di
Trieste.
Il testo prevede 6 aree di settore (sistema di gestione,
agricoltura, commercio e residenziale, industria, trasporto
marittimo e portualità, trasporto su strada), per ognuna delle
quali sono state declinate 15 azioni. Il Piano della Qualità
dell'Aria, per la prima volta, non agisce solo sulle misure
attuative degli inquinanti normati, ma introduce anche misure
sugli inquinanti non normati, tipici delle aree industrializzate.
All'interno sono state scelte misure tecniche e misure non
tecniche basate su azioni da attuare sul territorio regionale.
Conclusa la presentazione, si è aperto il dibattito tra i
consiglieri presenti, a partire da Cristian Sergo (M5S) che ha
denunciato la mancanza di centraline in alcune zone del Fvg,
interrogandosi anche sull'azione concreta attuabile con
l'attuazione del piano.
Gli impianti domestici con combustione a basso tenore di zolfo,
invece, sono stati al centro dell'intervento di Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), mentre per Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar)
al fine di contenere le immissioni di benzopirene nelle zone
montane potranno fare la differenza i sistemi di riscaldamento ad
alto rendimento con rilasci minimi di fumi, in sostituzione di
stufe e spôlert.
Particolare attenzione è stata rivolta alla proposta avanzata da
Ilaria Dal Zovo (M5S) di introdurre nel piano anche le emissioni
odorigene, legate spesso al mondo agricolo e agli impianti
industriali. Tematica, come si è appreso in aula, ancora in
attesa di indicazioni dal Governo centrale da girare
successivamente a livello locale, trovando comunque massima
disponibilità da parte del rappresentante di Giunta per avviare
una discussione in merito.
Diverse le domande poste dal capogruppo dem Diego Moretti, tra le
quali la necessità di delucidazioni in merito alle risorse messe
a disposizione dalla Giunta al Piano che, come ribadito da
Scoccimarro, sono quelle riportate nella Finanziaria.
Tiziano Centis (Cittadini), infine, ha proposto che il Friuli
Occidentale venga valutato in altri termini, considerando il gran
numero di realtà industriali presenti e la vicinanza con la
pianura Padana che incidono pesantemente sulla qualità dell'aria.
ACON/LI-db