EUROPA. ZANIN A GO: STRATEGIE TRANSFRONTALIERE, AVANTI SENZA EGOISMI
(ACON) Gorizia, 13 ott - "È assolutamente necessario un
rafforzamento della collaborazione tra comunità regionali,
giacché hanno interessi meno pervasivi e più locali rispetto lo
Stato, nonché particolarmente conformi alle realtà di frontiera.
Una risposta, in tal senso, può essere costituita proprio da
un'Europa delle Regioni e delle città per la capacità di superare
i confini, mentre anche la Comunità europea sta lavorando per
rendere omogenea la sua produzione legislativa, creando un
sistema di regole comuni capaci di limitare le tensioni
produttive e facendo crescere tutti senza distinzioni".
Lo ha sottolineato, nella sala conferenze del Kulturni Dom di via
Brass a Gorizia, il presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, nel corso del suo intervento
al convegno internazionale "L'Europa delle Regioni e delle città".
"Dobbiamo partire - ha aggiunto Zanin - da un quadro geopolitico
mondiale nel quale collocare l'Europa, ma anche da dimensioni
politiche, economiche e sociali ben diverse rispetto quelle degli
attori che determinano le scelte per l'umanità. Il primo problema
per uno Stato è infatti come ci si siede a un tavolo per le
decisioni mondiali, dove le piccole realtà europee non trovano
spazio. Neppure la stessa Germania. L'unica dimensione per far
sentire le ragioni della democrazia, della convivenza e della
tradizione delle comunità sarebbe quindi un'Europa coesa e
contraria al sovranismo".
L'evento, organizzato dall'Accademia Europeista del Fvg e
sostenuto dalla Regione, ha visto la presenza di rappresentanze
provenienti da Nova Gorica (Slovenia) e Fiume (Croazia), di
figure accademiche e di numerose altre realtà internazionali come
Euregio Senza Confini, Go!2025, Eusalp, Euair, European Free
Alliance e Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e
delle Regioni d'Europa.
"Quale Europa - si è chiesto Zanin, da pochi giorni primo
vicepresidente della Commissione Cittadinanza, governance, affari
istituzionali ed esterni (Civex) del Comitato europeo delle
Regioni (CdR) - può sedersi a quel tavolo? L'idea degli Stati
Uniti d'Europa è irrealizzabile in virtù di una congenita zoppia
e i grossi player politici fanno comunque i loro interessi nei
processi decisionali, rischiando di rendere gli altri Paesi dei
vasi di coccio nella realtà complessiva".
"Un primo problema che ha l'Europa nella capacità di
rappresentare l'interesse diffuso delle comunità - ha segnalato
il vertice dell'Assemblea legislativa Fvg, relatore al termine
dalla fase introduttiva affidata al presidente dell'Accademia,
Claudio Cressati - è quello democratico per offrire al cittadino
un reale potere legislativo. Il Comitato delle Regioni è infatti
consultivo: interveniamo e diamo pareri normativi, ma tali
rimangono e manca la capacità di incidere direttamente sulle
decisioni finali. Ne deriva una frustrazione nei confronti di
queste istituzioni che non riescono a portare avanti gli
interessi locali. Il Parlamento europeo va perciò ripensato in
maniera tale che possa godere di iniziativa legislativa diretta".
Tra le opzioni suggerite da Zanin, che è anche responsabile delle
Commissioni politiche europee dei Consigli regionali, quelle di
"rendere gli organismi che contribuiscono alla definizione della
politica europea sullo stesso livello e con gli stessi poteri per
evitare l'egoismo statale, ragionando sempre in termini di
cooperazione transfrontaliera su una qualità legislativa coerente
e frutto di un'integrazione reale. Noi avevamo iniziato a farlo
prima della pandemia e ora dovremo recuperare, rilanciando il
progetto".
"Lo sforzo sarà quello di partire da una visione strategica,
ridando democraticamente valore alle comunità e ai cittadini:
tutti dobbiamo rinunciare a parte della nostra sovranità, se ci
crediamo davvero. La concezione di mondo, con i suoi piccoli
egoismi per un misero passettino in più, ci porterà nel tempo a
superare quella di Stato - ha concluso il presidente del Cr,
anticipando l'intenzione di inoltrare un documento relativo al
panel di sua competenza dedicato agli scenari strategici per una
cooperazione transfrontaliera -. Urge perciò un'Europa con meno
personalismi, insistendo sulla sussidiarietà attiva con livelli
di governo e decisioni il più possibile vicine al territorio. In
tal senso, l'11 e il 12 novembre saremo a Valencia, in Spagna,
proprio per definire i principi di better regulation,
sussidiarietà attiva e foresight (visione strategica)".
ACON/DB-fc
L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, a Gorizia
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, espone la sua relazione
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, segue le fasi iniziali del convegno a Gorizia
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, si rivolge a Claudio Cressati
La sala del Kulturni Dom di via Brass a Gorizia con il residente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, in prima fila