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EUROPA. ZANIN A GO: STRATEGIE TRANSFRONTALIERE, AVANTI SENZA EGOISMI

13.10.2022
17:06
(ACON) Gorizia, 13 ott - "È assolutamente necessario un rafforzamento della collaborazione tra comunità regionali, giacché hanno interessi meno pervasivi e più locali rispetto lo Stato, nonché particolarmente conformi alle realtà di frontiera. Una risposta, in tal senso, può essere costituita proprio da un'Europa delle Regioni e delle città per la capacità di superare i confini, mentre anche la Comunità europea sta lavorando per rendere omogenea la sua produzione legislativa, creando un sistema di regole comuni capaci di limitare le tensioni produttive e facendo crescere tutti senza distinzioni".

Lo ha sottolineato, nella sala conferenze del Kulturni Dom di via Brass a Gorizia, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, nel corso del suo intervento al convegno internazionale "L'Europa delle Regioni e delle città".

"Dobbiamo partire - ha aggiunto Zanin - da un quadro geopolitico mondiale nel quale collocare l'Europa, ma anche da dimensioni politiche, economiche e sociali ben diverse rispetto quelle degli attori che determinano le scelte per l'umanità. Il primo problema per uno Stato è infatti come ci si siede a un tavolo per le decisioni mondiali, dove le piccole realtà europee non trovano spazio. Neppure la stessa Germania. L'unica dimensione per far sentire le ragioni della democrazia, della convivenza e della tradizione delle comunità sarebbe quindi un'Europa coesa e contraria al sovranismo".

L'evento, organizzato dall'Accademia Europeista del Fvg e sostenuto dalla Regione, ha visto la presenza di rappresentanze provenienti da Nova Gorica (Slovenia) e Fiume (Croazia), di figure accademiche e di numerose altre realtà internazionali come Euregio Senza Confini, Go!2025, Eusalp, Euair, European Free Alliance e Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa.

"Quale Europa - si è chiesto Zanin, da pochi giorni primo vicepresidente della Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (Civex) del Comitato europeo delle Regioni (CdR) - può sedersi a quel tavolo? L'idea degli Stati Uniti d'Europa è irrealizzabile in virtù di una congenita zoppia e i grossi player politici fanno comunque i loro interessi nei processi decisionali, rischiando di rendere gli altri Paesi dei vasi di coccio nella realtà complessiva".

"Un primo problema che ha l'Europa nella capacità di rappresentare l'interesse diffuso delle comunità - ha segnalato il vertice dell'Assemblea legislativa Fvg, relatore al termine dalla fase introduttiva affidata al presidente dell'Accademia, Claudio Cressati - è quello democratico per offrire al cittadino un reale potere legislativo. Il Comitato delle Regioni è infatti consultivo: interveniamo e diamo pareri normativi, ma tali rimangono e manca la capacità di incidere direttamente sulle decisioni finali. Ne deriva una frustrazione nei confronti di queste istituzioni che non riescono a portare avanti gli interessi locali. Il Parlamento europeo va perciò ripensato in maniera tale che possa godere di iniziativa legislativa diretta".

Tra le opzioni suggerite da Zanin, che è anche responsabile delle Commissioni politiche europee dei Consigli regionali, quelle di "rendere gli organismi che contribuiscono alla definizione della politica europea sullo stesso livello e con gli stessi poteri per evitare l'egoismo statale, ragionando sempre in termini di cooperazione transfrontaliera su una qualità legislativa coerente e frutto di un'integrazione reale. Noi avevamo iniziato a farlo prima della pandemia e ora dovremo recuperare, rilanciando il progetto".

"Lo sforzo sarà quello di partire da una visione strategica, ridando democraticamente valore alle comunità e ai cittadini: tutti dobbiamo rinunciare a parte della nostra sovranità, se ci crediamo davvero. La concezione di mondo, con i suoi piccoli egoismi per un misero passettino in più, ci porterà nel tempo a superare quella di Stato - ha concluso il presidente del Cr, anticipando l'intenzione di inoltrare un documento relativo al panel di sua competenza dedicato agli scenari strategici per una cooperazione transfrontaliera -. Urge perciò un'Europa con meno personalismi, insistendo sulla sussidiarietà attiva con livelli di governo e decisioni il più possibile vicine al territorio. In tal senso, l'11 e il 12 novembre saremo a Valencia, in Spagna, proprio per definire i principi di better regulation, sussidiarietà attiva e foresight (visione strategica)". ACON/DB-fc



L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, a Gorizia
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, espone la sua relazione
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, segue le fasi iniziali del convegno a Gorizia
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, si rivolge a Claudio Cressati
La sala del Kulturni Dom di via Brass a Gorizia con il residente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, in prima fila