AMBIENTE. M5S: RISORSE PER ECOBONUS FEDRIGA, MA NON SI SA COME USARLE
(ACON) Trieste, 14 ott - "La solita sparata pre-elettorale!".
Così si esprime in una nota il Gruppo regionale del Movimento 5
Stelle, riferendosi "al cosiddetto ecobonus, principale
intervento nella legge multisettoriale approvata in sede di
Commissione".
"La cifra stanziata di 100 milioni è importante, ma ancora non
sappiamo - sottolineano gli esponenti pentastellati, affiancati
dal coordinatore regionale Luca Sut - come verranno utilizzati.
Sarebbe stato necessario intervenire prima, magari accogliendo
alcune delle tante proposte fatte in Consiglio regionale dal M5S
fin dal 2014. È proprio questo modo di agire del Centrodestra,
fatto di annunci ma di scarsissima sostanza, a fare del Friuli
Venezia Giulia una delle peggiori regioni italiane per uso delle
fonti rinnovabili, come emerso dai dati forniti dal Gestore dei
servizi energetici (Gse)".
"Otto anni fa - ricorda il consigliere Andrea Ussai - abbiamo
presentato per la prima volta la proposta per un Fondo di
rotazione, mirato a finanziare interventi di efficientamento e
risparmio energetico e di riduzione delle emissioni. Fu approvato
solo un ordine del giorno, mai attuato dalla Giunta Serracchiani,
ma anche il tentativo di riproporre l'idea del Fondo energia
nella legge di stabilità 2019, la prima con Fedriga presidente,
non ha avuto successo".
"Se fosse stato approvato nel 2014, con 10 milioni all'anno
avremmo 90 milioni di investimenti realizzati. Inoltre, con il
meccanismo del fondo di rotazione - rimarca Cristian Sergo - in
4-5 anni avremmo potuto reinvestire la stessa cifra. In questo
modo, il Fvg non sarebbe sotto la media nazionale per aumento di
impianti fotovoltaici installati (dai 27.967 del 2014 ai 37.168
del 2021, +35% rispetto al +45% italiano)".
"Sul tema dell'energia - continua lo stesso Sergo - abbiamo
avanzato numerose altre proposte: alcune bocciate o mai
affrontate, come le norme sul reddito energetico, realtà in
Puglia e Sardegna, e sulle comunità energetiche, per le quali nel
febbraio 2021 è stato accolto dalla Giunta un ordine del giorno,
anche in questo caso mai attuato. Altre volte abbiamo portato a
casa un risultato, come nel caso dei sistemi di accumulo di
energia prodotta da impianti fotovoltaici, con oltre 4 milioni di
contributi dal 2020 a oggi, e della legge sulle grandi
derivazioni a uso idroelettrico, nata su iniziativa del Movimento
5 Stelle che ha portato a monetizzare oltre 4 milioni per i
Comuni della Destra Tagliamento, in attesa della risoluzione del
contenzioso che riguarda la Provincia di Udine".
Proprio sulle idee già portate all'attenzione dell'Assemblea
regionale si fondano le proposte pentastellate per utilizzare al
meglio i 100 milioni dell'annunciato ecobonus. A partire dal
meccanismo del fondo di rotazione per consentire l'abbattimento
delle bollette, ma con la restituzione alla Regione dei proventi
della vendita dell'energia e l'impegno a far parte di comunità
energetiche.
La richiesta del M5S è perciò quella di porre un tetto Isee e di
capacità degli impianti, per venire incontro a chi ha più bisogno
e garantire un maggior numero di interventi, impegnando i
beneficiari ad aderire a una comunità energetica per agevolare la
produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili. Il
Gruppo punta inoltre a incentivare la sostituzione degli
elettrodomestici con macchinari più efficienti, capaci di
sfruttare l'energia elettrica prodotta dagli impianti
fotovoltaici. Anche in questo modo, secondo loro, si riduce la
dipendenza dalle fonti fossili.
"Gli strumenti che mettiamo sul tavolo - chiosa infine il
capogruppo Mauro Capozzella - danno risposte vere all'attuale
crisi energetica e all'aumento delle bollette, non certo
soluzioni come gli inceneritori o il nucleare. Proposte concrete,
contrariamente agli annunci del presidente Fedriga, al quale
chiediamo maggiore responsabilità invece di dare false
aspettative ai cittadini, quando ancora non è dato sapersi quali
misure verranno messe in atto".
ACON/COM/db