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AMBIENTE. M5S: RISORSE PER ECOBONUS FEDRIGA, MA NON SI SA COME USARLE

14.10.2022
16:32
(ACON) Trieste, 14 ott - "La solita sparata pre-elettorale!". Così si esprime in una nota il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, riferendosi "al cosiddetto ecobonus, principale intervento nella legge multisettoriale approvata in sede di Commissione".

"La cifra stanziata di 100 milioni è importante, ma ancora non sappiamo - sottolineano gli esponenti pentastellati, affiancati dal coordinatore regionale Luca Sut - come verranno utilizzati. Sarebbe stato necessario intervenire prima, magari accogliendo alcune delle tante proposte fatte in Consiglio regionale dal M5S fin dal 2014. È proprio questo modo di agire del Centrodestra, fatto di annunci ma di scarsissima sostanza, a fare del Friuli Venezia Giulia una delle peggiori regioni italiane per uso delle fonti rinnovabili, come emerso dai dati forniti dal Gestore dei servizi energetici (Gse)". "Otto anni fa - ricorda il consigliere Andrea Ussai - abbiamo presentato per la prima volta la proposta per un Fondo di rotazione, mirato a finanziare interventi di efficientamento e risparmio energetico e di riduzione delle emissioni. Fu approvato solo un ordine del giorno, mai attuato dalla Giunta Serracchiani, ma anche il tentativo di riproporre l'idea del Fondo energia nella legge di stabilità 2019, la prima con Fedriga presidente, non ha avuto successo". "Se fosse stato approvato nel 2014, con 10 milioni all'anno avremmo 90 milioni di investimenti realizzati. Inoltre, con il meccanismo del fondo di rotazione - rimarca Cristian Sergo - in 4-5 anni avremmo potuto reinvestire la stessa cifra. In questo modo, il Fvg non sarebbe sotto la media nazionale per aumento di impianti fotovoltaici installati (dai 27.967 del 2014 ai 37.168 del 2021, +35% rispetto al +45% italiano)". "Sul tema dell'energia - continua lo stesso Sergo - abbiamo avanzato numerose altre proposte: alcune bocciate o mai affrontate, come le norme sul reddito energetico, realtà in Puglia e Sardegna, e sulle comunità energetiche, per le quali nel febbraio 2021 è stato accolto dalla Giunta un ordine del giorno, anche in questo caso mai attuato. Altre volte abbiamo portato a casa un risultato, come nel caso dei sistemi di accumulo di energia prodotta da impianti fotovoltaici, con oltre 4 milioni di contributi dal 2020 a oggi, e della legge sulle grandi derivazioni a uso idroelettrico, nata su iniziativa del Movimento 5 Stelle che ha portato a monetizzare oltre 4 milioni per i Comuni della Destra Tagliamento, in attesa della risoluzione del contenzioso che riguarda la Provincia di Udine". Proprio sulle idee già portate all'attenzione dell'Assemblea regionale si fondano le proposte pentastellate per utilizzare al meglio i 100 milioni dell'annunciato ecobonus. A partire dal meccanismo del fondo di rotazione per consentire l'abbattimento delle bollette, ma con la restituzione alla Regione dei proventi della vendita dell'energia e l'impegno a far parte di comunità energetiche.

La richiesta del M5S è perciò quella di porre un tetto Isee e di capacità degli impianti, per venire incontro a chi ha più bisogno e garantire un maggior numero di interventi, impegnando i beneficiari ad aderire a una comunità energetica per agevolare la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili. Il Gruppo punta inoltre a incentivare la sostituzione degli elettrodomestici con macchinari più efficienti, capaci di sfruttare l'energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici. Anche in questo modo, secondo loro, si riduce la dipendenza dalle fonti fossili. "Gli strumenti che mettiamo sul tavolo - chiosa infine il capogruppo Mauro Capozzella - danno risposte vere all'attuale crisi energetica e all'aumento delle bollette, non certo soluzioni come gli inceneritori o il nucleare. Proposte concrete, contrariamente agli annunci del presidente Fedriga, al quale chiediamo maggiore responsabilità invece di dare false aspettative ai cittadini, quando ancora non è dato sapersi quali misure verranno messe in atto". ACON/COM/db



Il Gruppo del M5S nell'aula consiliare