SALUTE. CONFICONI (PD): DATI IMPIETOSI SU MOBILITÀ EXTRAREGIONALE
(ACON) Trieste, 17 ott - "Questa volta, più di altre, la Giunta
Fedriga e in particolare l'assessore alla Salute, Riccardi ha
sbagliato spartito e deve cambiare musica. Le accuse lanciate ai
sindacati, citando Bella Ciao e Bandiera Rossa, sono
assolutamente fuori luogo e a dimostrarlo sono i dati impietosi
sulla mobilità sanitaria extraregionale che vedono ancora una
volta l'Asfo in peggioramento".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Nicola
Conficoni (Pd), commentando le affermazioni dell'assessore
regionale alla Salute, Riccardo Riccardi relative alle liste di
attesa e alla mobilità in sanità, e a margine della risposta
odierna all'interrogazione attraverso la quale chiedeva chiarezza
sulle prospettive del reparto specialistico di Pneumologia a
Pordenone.
A commentare le parole di Riccardi è anche il capogruppo Pd,
Diego Moretti: "Sono del tutto fuori luogo certe affermazioni
arroganti da parte dell'assessore, così come non va bene un
atteggiamento così protervo. Capisco che a livello nazionale un
certo clima stia cambiando, ma consiglio a Riccardi di starne
alla larga, soprattutto a fronte di una legittima presa di
posizione sindacale che denuncia oggettivi ritardi della sanità
pordenonese e non solo".
"Se la situazione della sanità pubblica del Fvg è in sofferenza,
nel Friuli Occidentali suona il De Profundis" incalza Conficoni:
"La solita litania della colpa al Covid e alla carente
programmazione statale sulla formazione di nuovi medici è
lacunosa. Se nell'Asfo assistiamo a un peggioramento dei servizi
è anche a causa di precise scelte politiche fatte da Fedriga e
Riccardi: dal dannoso commissariamento dell'azienda sanitaria che
ha bloccato i concorsi per i primari, al taglio lineare alla
spesa per il personale, per non parlare degli iniqui riparti di
fondi e della sciagurata e fallimentare gestione al risparmio da
parte dell'ex direttore generale, Polimeni. L'uomo di fiducia
dell'assessore alla Salute, dopo la pessima esperienza a
Pordenone, non solo non è stato cacciato, ma addirittura promosso
alla guida dell'Agenzia regionale di coordinamento (Arcs) dove
sta replicando gli stessi errori. Tutto questo ha contribuito ad
aggravare le criticità dell'ospedale di Pordenone, testimoniata
dalla sofferenza in cui versano diversi reparti, tra i quali
oculistica, radiologia, dermatologia e pneumologia. Quest'ultima,
ridotta a un mero ambulatorio, è l'ennesima dimostrazione di un
ospedale in declino, dove i servizi invece di migliorare, come
promesso, sono addirittura peggiorati".
Insomma, conclude Conficoni, "anziché provocare gli altri
Riccardi farebbe bene a farsi un esame di coscienza, anche lui ha
le sue colpe e la sua ricetta di dare più spazio al privato lo
sta dimostrando, visto che alimenta un circuito vizioso piuttosto
che ridurre le liste di attesa".
ACON/COM/li