AUTONOMIA CR. I COMM: UNANIMITÀ A DDL 177, IN AULA IL 26/10
(ACON) Trieste, 18 ott - È stata approvata all'unanimità dalla
I Commissione consiliare presieduta da Alessandro Basso (Fratelli
d'Italia) la proposta di legge 177 sull'autonomia organizzativa
del Consiglio regionale. La proposta era stata presentata lo
scorso 29 settembre dal presidente dell'Assemblea legislativa,
Piero Mauro Zanin, assieme a tutti i capi gruppo. Zanin ne sarà
relatore unico per l'Aula, il 26 ottobre prossimo.
L'obiettivo della pdl è riunire e aggiornare una serie di norme
dell'ordinamento regionale che riguardano la gestione e
l'organizzazione degli uffici e delle risorse umane consiliari.
I primi articoli, che riprendono quanto già previsto
dall'ordinamento in materia, rispondono ad un'esigenza di
semplificazione normativa, raccogliendo in un testo unico norme
previste in diverse leggi, come già evidenziato nel corso della
scorsa seduta dallo stesso Zanin. Viene confermato quanto in
vigore in tema di statuto giuridico del personale consiliare (che
rimane unito a quello del restante personale della Regione),
strutturazione degli uffici che manterranno la loro attuale
suddivisione e loro gestione.
Le principali innovazioni, invece, sono introdotte in un'ottica
di rafforzamento dell'autonomia organizzativa consiliare delle
sue risorse umane. Viene, di conseguenza, attribuita la
determinazione della dotazione degli uffici al Regolamento di
organizzazione disciplinare. Inoltre, la programmazione dei
fabbisogni del personale è attribuita all'Ufficio di presidenza,
che riferirà poi all'Amministrazione regionale, la quale ne dovrà
tenere conto negli atti di programmazione dell'ente.
È, inoltre, introdotta la possibilità di attuare specifiche
procedure selettive per l'assunzione di figure professionali
connesse allo svolgimento dei compiti istituzionali del
Consiglio, al quale viene data la possibilità di ricorrere
autonomamente con i fondi del proprio bilancio all'attivazione di
contratti di lavoro somministrato.
Non da ultimo, in una prospettiva di sviluppo delle
professionalità, è riconosciuto che il sistema di programmazione,
controllo e coordinamento delle attività di supporto delle
funzioni consiliari e di misurazone e valutazione delle
prestazioni del personale debba essere definito da atti di
organizzazione del Consiglio, proprio nell'ambito di
quell'autonomia organizzativa che la proposta stessa mira ad
accrescere.
ACON/SP-rcm