AMBIENTE. SERGO (M5S): INCENERITORE TS, SLOGAN E PROPAGANDA FEDRIGA
(ACON) Trieste, 22 ott - "È stata quanto meno strana l'assenza
dell'assessore Fabio Scoccimarro all'inaugurazione della
rinnovata linea dell'inceneritore di Trieste. Un impianto
sicuramente moderno, visto il recente revamping, e che, ci
mancherebbe, rispetta i limiti di legge imposti".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Cristian Sergo, aggiungendo che "il M5S di Trieste e del
Friuli Venezia Giulia ha sempre evidenziato come la capacità di
trattamento autorizzata fosse ben superiore rispetto a quanto
effettivamente bruciato, sottolineando pertanto il suo
sottoutilizzo. E ciò ben prima che la Commissione europea
ritenesse che gli inceneritori fossero dannosi all'economia
circolare, tanto da escludere di concedere fondi Pnrr per la loro
realizzazione. Un mancato utilizzo evidenziato dagli stessi
amministratori di Hestambiente, società del Gruppo Hera che
gestisce l'impianto, i quali (auditi pochi mesi fa in Consiglio
regionale) hanno potuto far presente a tutti i politici che non
servono altri inceneritori, vista l'ampia disponibilità ad
accogliere i rifiuti nel capoluogo".
"Chissà - prosegue l'esponente pentastellato - se un tanto è
stato ribadito anche al presidente Fedriga, già componente del
consiglio d'amministrazione di AcegasAps, società del Gruppo Hera
che gestisce i rifiuti di Trieste, ma soprattutto al presidente
di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, convinto
che si debbano costruire inceneritori ovunque per risolvere i
problemi del mondo. La parte più paradossale della passerella sta
nell'enfasi con cui si è sbandierato ai quattro venti che
l'impianto produce l'energia elettrica per 180mila cittadini. Un
dato interessante, perché quasi sufficiente a soddisfare i
bisogni energetici dei triestini: peccato che, come attestano i
piani economici finanziari della società, finora non ci siano
ricavi dalla vendita di energia in rete. Il che significa che
l'energia prodotta viene utilizzata per alimentare l'impianto
stesso".
"Cosa ancora più paradossale - conclude Sergo - è che il Gruppo
Hera non si limiti alla raccolta e all'incenerimento dei rifiuti,
ma che venda anche energia elettrica ai cittadini di Trieste.
Leggendo i proclami entusiastici di Fedriga, non ci si
aspetterebbe che la società (privata e non pubblica) abbia
aumentato le proprie tariffe passando dagli 0,08 /kwh del luglio
2021 ai 0,31 /kwh del luglio 2022. In settembre lo stesso prezzo
per la stessa tipologia di bolletta (ore piene F1) è arrivato a
toccare quota 0,56 /kwh. Eppure, così è".
ACON/COM/db