RESISTENZA. ZANIN A UD: SACRIFICIO OSOPPO INSEGNA ETICA RESPONSABILITÀ
(ACON) Udine, 22 ott - "La memoria ci regala delle salde radici
e, a loro volta, le radici ci permettono di scoprire un'identità.
Se sappiamo chi siamo, infatti, sappiamo da dove veniamo e
diventiamo autonomi nel momento delle valutazioni, senza essere
influenzabili e, in ultima analisi, ritrovandoci più liberi.
Festeggiare i 75 anni della Osoppo significa perciò rendere i
meritati onori a coloro che consentono al sottoscritto di essere
presidente del Consiglio regionale e a questa regione di avere un
Assemblea legislativa per la comunità. Noi amministratori e
politici abbiamo l'obbligo di ricordare sempre quanto dobbiamo a
quei giovani che hanno sacrificato la vita per offrirci questa
libertà".
Lo ha sottolineato, sul palco dell'auditorium del Centro
culturale delle Grazie di via Pracchiuso a Udine, il presidente
del Cr del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, ospite della
cerimonia indetta per celebrare il 75° anniversario della
fondazione dell'Associazione Partigiani Osoppo Friuli.
"Bene fa la Osoppo - ha aggiunto il vertice dell'Assemblea
legislativa regionale, rappresentata anche dai consiglieri
Lorenzo Tosolini e Franco Iacop - a ricordare e a fissare nella
memoria tanti passaggi importanti. I riferimenti etici e morali
sono fondamentali per una comunità, altrimenti diventa
impossibile ancorarsi ad alcuna identità, come persone
sballottate dal vento e facilmente condizionabili. È doveroso
sapere chi siamo, restando ancorati ai nostri valori per gestire
quella libertà che loro ci hanno consegnato".
L'evento, organizzato dall'Apo e denominato "Osoppo Friuli: Una
lunga storia di libertà" (come il titolo del video proiettato nel
corso dell'incontro), ha voluto celebrare la data del 17 maggio
1947, allorché venticinque componenti delle Brigate Osoppo si
diedero appuntamento nello studio udinese del notaio Nicolò
Marzona per costituire l'Associazione Osoppo Friuli.
"Il Consiglio regionale - ha precisato Zanin - costituisce il
frutto del sacrificio dei partigiani della Osoppo e di tutto il
movimento che ha liberato l'Italia negli anni tremendi della
guerra civile. Le Istituzioni, con il passare del tempo,
rischiano tuttavia di perdere le doverose tensioni etiche e
morali richieste al loro ruolo. Le azioni, invece, dovrebbero
essere sempre coerenti per rispetto a coloro che le hanno
concesse, richiamandosi all'etica della responsabilità nella
politica che abbiamo e, talvolta, purtroppo non troviamo".
I lavori sono stati aperti dalla Coralrisultive di Fontanafredda
(Pn), diretta dal maestro Carlo Mattioni, seguita dai saluti
della presidente onoraria del'Apo, Paola Del Din (medaglia d'oro
al valore militare, accolta con un applauso interminabile),
dell'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, e del
sindaco di Udine, Pietro Fontanini, che ha ricordato il ruolo
fondamentale per il territorio "rivestito dalla Osoppo,
espressione democratica e ancorata ai valori di questa terra.
Senza tutte queste persone, il nostro Friuli avrebbe avuto ben
altri percorsi storici".
"L'esempio dei miei genitori che combatterono con la Resistenza -
ha rimarcato Gibelli - ha condizionato la parte buona di ciò che
sono. Un esempio di chi, per difendere democrazia e libertà, ha
fatto la scelta dolorosa e poi anche eroica di impugnare le armi".
Le osservazioni del presidente dell'Apo, Roberto Volpetti, hanno
invece preso il via dalla considerazione secondo la quale
"ritornare alle radici della libertà è una cosa sempre importante
per tutti". A lui, affiancato dal vicepresidente Roberto Tirelli
(che ha citato "i valori del 1947 al momento della fondazione:
libertà, patria, democrazia e giustizia sociale, che hanno
bisogno di essere riaffermati"), il compito di introdurre le
testimonianze di Gianni Ortis (presidente dell'Istituto Friulano
di Storia del movimento di liberazione), Andrea Purinan
(presidente dell'Associazione degli Stelliniani) e Damiano
Gurisatti (insegnante dell'Istituto Bearzi di Udine).
Allo storico Ernesto Galli della Loggia, infine, lo spazio per
approfondire in maniera dettagliata il tema de "La resistenza
della Osoppo: una memoria finalmente condivisa".
"Rappresentando l'Assemblea legislativa che consente
l'autogoverno di una Regione a statuto speciale frutto anche di
quel sacrificio - ha evidenziato Zanin, prima di omaggiare Paola
Del Din con la targa della Presidenza - sento sulle mie spalle la
responsabilità di essere sempre fedele o, almeno, di trovare
ispirazione da quella radice legata alla lotta di liberazione".
"La Osoppo rappresenta l'ancoraggio alla memoria, perché abbiamo
bisogno di ricordare: altrimenti, siamo come le persone che
perdono i ricordi a causa di una patologia - ha concluso il
presidente - e sembrano quasi sospese nell'aria, senza
riferimenti e a rischio davanti alla manipolazione di chiunque.
La società civile, se perde la sua memoria, diventa proprio così".
ACON/DB