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FVG-UE. ZANIN: OK TRANSIZIONI DIGITALE E VERDE, ORA URGE DEMOCRATICA

24.10.2022
20:15
(ACON) Trieste, 24 ott - "Abbiamo completato la transizione digitale, siamo tutti in attesa di portare a termine quella ecologica ma è necessaria, anche e soprattutto, quella democratica. Se infatti l'Europa viene immaginata come la somma dei suoi Stati ha ben poche speranze di costituire quel player globale di cui abbiamo bisogno rispetto alle grandi potenze. È invece necessario un competitor di livello continentale che, tuttavia, deve evitare gli appetiti statali ed esaltare, altresì, quelli regionali e locali per la valorizzazione di interessi coerenti, arginando la crisi complessiva delle Istituzioni europee".

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, nel corso del suo intervento in collegamento on line per commentare uno studio legato al Rapporto annuale sullo stato delle Regioni e delle città dell'Unione europea, stilato dal Comitato delle Regioni (CdR).

"Sono tre i punti politicamente sostenibili trasversalmente nell'interesse generale che dovrebbero vederci tutti uniti per una risposta coerente all'interesse delle comunità all'interno di un sistema più ampio. Il primo - ha precisato Zanin, che è anche primo vicepresidente della Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (Civex) del CdR, nonché vicepresidente e coordinatore per gli Affari europei della Conferenza italiana dei Consigli delle Regioni e delle Province autonome - riguarda il ruolo del CdR stesso, che rappresenta un milione di persone, da esaltare assolutamente verso un ruolo definito e incisivo sulle politiche, dimenticando l'etichetta attuale di parerificio con capacità limitata di intervento".

L'obiettivo dell'evento era quello di approfondire una relazione elaborata in sinergia con il Gruppo di Ricerca Autonomie Speciali Alpine (Asa) nell'ambito del Progetto Laboratorio di Innovazione istituzionale per l'Autonomia integrale (Lia) per offrire un'istantanea delle sfide più urgenti alle quali devono far fronte le Regioni e gli Enti locali di tutta l'Ue, contribuendo anche a orientarne le decisioni strategiche.

Le attività, moderate da Roberto Toniatti (Università di Trento) e introdotte da Esther Happacher (Università di Innsbruck), vertevano più nello specifico sul macro tema "Per un ruolo riconosciuto e attivo delle Autonomie regionali speciali nell'ordinamento dell'Ue", strettamente attuale in vista della Conferenza sul futuro dell'Europa (Cfe).

Gli altri due punti cardine, secondo Zanin, riguardano invece "l'occasione mancata attraverso il Pnrr a causa della risposta data da un Governo che ha ritenuto di fare il supplente delle Autonomie locali. Cr ed Esecutivi sono stati messi da parte, cercando invece un rapporto diretto con gli Enti locali, molti dei quali troppo piccoli per poter rispondere alle esigenze ed evitare una disomogeneità di interventi sul territorio con sprechi di risorse".

"Il terzo e ultimo punto - ha aggiunto il presidente del Cr Fvg in sede di conclusioni - riguarda la guerra in Ucraina che ha fornito certamente una risposta immediata e univoca in termini di solidarietà, ma priva di una gestione ordinata dei flussi migratori per far coincidere domanda offerta, anche in tema di manodopera, attraverso input coerenti tra Regioni. Anche qui servirebbe una strategia uniforme da parte dell'Ue per ottenere una politica di controllo e gestione più umana, fornendo condizioni di vita uguali per tutti, ma anche aiuti ai tessuti locali contro denatalità e inevitabile trasformazione della società".

"I miei complimenti - queste le parole del commiato di Zanin - vanno alle Autonomie alpine per aver messo in campo la convenzione Asa, ma anche per essere riuscite a organizzare quanto già archiviato in Valle d'Aosta, seguito dall'appuntamento di Trento e da quello futuro proprio in Fvg". ACON/DB



L'intervento in modalità telematica del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin