MANOVRA BIS. MORETUZZO (PATTO): SIAMO CONTRARI PERCHÈ È SALTO NEL BUIO
(ACON) Trieste, 25 ott - È partito dai dubbi, Massimo Moretuzzo
(Patto per l'Autonomia), parlando all'Aula in veste di relatore
per la minoranza del disegno di legge 178 sulle misure
finanziarie multisettoriali d'autunno, dubbi "sul ruolo effettivo
del Consiglio regionale rispetto alle decisioni della Giunta" e
"sull'effettiva presenza di una visione di insieme" da parte di
chi governa il Friuli Venezia Giulia, per poi passare alle
raccomandazioni fatte già a luglio scorso.
"All'epoca - fa presente nella sua relazione, riportata in Aula -
avevamo evidenziato come le cospicue risorse a disposizione
dell'Amministrazione regionale venissero utilizzate senza una
progettualità di fondo se non quella dell'inseguimento del
consenso. La Maggioranza aveva deciso di fare del bonus energia
una delle misure chiave di quella norma e distribuire a pioggia
40 milioni di euro come contributi a fondo perduto per le micro,
piccole e medie imprese a fronte dell'aumento dei costi
energetici".
Per Moretuzzo, si tratta di un ristoro "il cui valore cessa nel
momento stesso in cui è erogato indiscriminatamente, senza alcun
beneficio sul lungo periodo". E ora che "il costo dell'energia è
esploso e rappresenta una vera e propria emergenza, l'inedita
disponibilità di risorse da iscrivere a bilancio o da
redistribuire imporrebbe che l'Esecutivo regionale inserisse,
seppur tardivamente, in questo testo normativo delle misure utili
ad affrontare in modo deciso questa criticità adottando soluzioni
capaci di apportare un contributo sul lungo periodo e non, come
già successo la scorsa estate, un sollievo momentaneo".
"Invece - ha spiegato ancora il relatore per la minoranza -,
prima ancora che il testo arrivasse in discussione nella
competente Commissione consiliare, la Giunta ha annunciato con
l'ormai consueto metodo della comunicazione anticipata agli
organi di stampa la notizia di un nuovo bonus, a quanto ci è dato
di capire rivolto ai privati che affrontano l'acquisto e
l'installazione di impianti fotovoltaici. Ecco quindi il
palesarsi in Commissione di un emendamento con cui vengono
accantonati pro futuro ben 100 milioni di euro finalizzati
all'istituzione di un fondo per l'efficientamento energetico del
quale non si sa nulla, ad esclusione di alcune dichiarazioni ai
media del presidente Massimiliano Fedriga".
Moretuzzo ha parlato, quindi, di "totale mancanza di correttezza
istituzionale" a causa degli stravolgimenti che il testo subisce
"prima di arrivare in Aula e togliendo di fatto ai consiglieri la
possibilità di un reale approfondimento. Ancora adesso si
susseguono annunci ad effetto, come la sospensione della prima
rata Irao per le imprese, per 56 milioni di euro; misura che può
essere sicuramente interessante, da valutare però nelle sue
declinazioni. Rimaniamo convinti che il nostro sistema produttivo
vada sostenuto attraverso misure strutturali: quando si immagina
una posta importante per l'installazione di pannelli
fotovoltaici, pensiamo avrebbe molto più senso metterla a
disposizione delle imprese per la copertura dei capannoni
industriali".
I dubbi, Moretuzzo li ravvisa anche "nel fatto che diversi
movimenti tabellari presenti nella norma sono relativi a misure
introdotte solo poche settimane fa, con stanziamenti
evidentemente sovra o sottostimati". Aggiustamenti di questo tipo
sono necessari per utilizzare meglio le risorse pubbliche,
acconsente il consigliere, però si chiede se quelle risorse "non
avessero potuto essere manovrate già a luglio, ottimizzando tempi
e procedure. Una riflessione doverosa in questo senso vale anche
per gli investimenti in capo agli enti locali", dove "la capacità
di spesa dei Comuni è ai minimi termini" e "l'ammontare delle
risorse ferme per progetti che non riescono ad essere cantierati
sta aumentando in modo significativo".
"Una parte delle risorse della norma in discussione va anche in
questa occasione alla sanità - ha sottolineato inoltre
l'autonomista -. Al netto delle poste relative alla copertura di
maggiori spese, crediamo importante la possibilità concessa agli
enti del Servizio sanitario regionale di introdurre la figura del
project manager. Le nostre riflessioni sul ddl 178 si fermano
qui, nell'amara consapevolezza che i prossimi giorni potranno
veder arrivare nuove decisioni della Giunta sull'utilizzo delle
risorse disponibili".
"Esprimiamo forte contrarietà a questa manovra, se non altro
perchè è un salto nel buio", ha chiosato.
ACON/RCM-fc