IMPRESE. SIBAU (PROG FVG/AR): INCENTIVARE IL LORO RIENTRO IN ITALIA
(ACON) Trieste, 26 ott - "Sostenere precise politiche di
incentivo a favore del reshoring, la decisione di un'azienda di
riportare la produzione nel Paese d'origine, per le indiscusse
ricadute economiche e occupazionali che tale operazione comporta".
Lo ha chiesto, con una interrogazione alla Giunta presentata in
Aula e lo ha ribadito in una nota, il consigliere regionale
Giuseppe Sibau (Prog Fvg/Ar).
"Il Friuli Venezia Giulia, con alcuni precisi interventi a
sostegno del mondo produttivo e di incentivo per chi vuole
investire in regione, ha dimostrato di lavorare bene in questa
direzione, diventando un valido interlocutore nei confronti dello
Stato - commenta Sibau -, verso il quale diventa necessaria
un'azione di sensibilizzazione perché siano attuate tutte le
azioni utili per il rilancio dell'industria italiana e per
riportare le produzioni in Patria".
"In un passato recente, costi inferiori di produzione e di
approvvigionamento delle materie prime hanno spinto molte aziende
a delocalizzare all'estero la loro produzione. Da qualche tempo
si assiste a un'inversione di tendenza e, se si analizzano i dati
a livello territoriale, l'Italia - ha spiegaato all'Aula il
consigliere - risulta in cima alle classifiche europee per numero
di casi di ricollocazione di aziende in madrepatria".
"Riportare la produzione in Italia - prosegue nella sua nota
-comporta un rilancio occupazionale, con la possibilità di
mettere a disposizione migliaia di posti di lavoro e di
conseguenza una crescita economica. Auspico, quindi, che in
occasione di un possibile incontro con il nuovo ministro delle
Imprese e del Made in Italy possa esserci un costruttivo
confronto per l'avvio di un sostegno alle aziende che riportano
la loro produzione nel territorio nazionale".
"C'è poi la questione legata al marchio Made in Italy - così
ancora Sibau -, del quale le aziende possono beneficiare anche
per le produzioni, di qualità inferiore, realizzate fuori dal
territorio nazionale. Non ritengo corretto che l'uso del marchio
sia concesso anche a chi produce all'estero. Ricordo che da
gennaio 2019, con l'introduzione della fatturazione elettronica,
è più semplice individuare se la produzione avviene su territorio
nazionale o all'estero".
ACON/COM/rcm