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DISABILITÀ. MORAS (LEGA): DDL 173 INNOVA. USSAI (M5S): PREGI E LIMITI

27.10.2022
11:57
(ACON) Trieste, 27 ott - Un ddl "molto chiaro e organico, in linea con gli orientamenti più innovativi recepiti al livello nazionale", che "punta sull'integrazione socio-sanitaria" e "ha il fine di aggiornare e sistematizzare la legislazione regionale in materia".

Così Ivo Moras (Lega), presidente della III Commissione, descrive il disegno di legge della Giunta in materia di disabilità, nella sua relazione di maggioranza. Il testo normativo "tiene conto - spiega ancora Moras - dell'evoluzione e innovazione dei modelli di servizio, sanando il disallineamento della nostra regione rispetto ai Lea ricollocando, come previsto dalle norme nazionali, le competenze sulla disabilità in capo alle Aziende sanitarie". Il consigliere leghista riassume poi gli articoli del ddl che toccano salute, abitare e vita indipendente; cultura, sport e turismo; istruzione e formazione; lavoro: trasporti; accessibilità allo spazio aperto e costruito e barriere architettoniche.

Moras in particolare giudica "importante l'articolo che prevede un portale regionale della disabilità" e "fondamentale il fatto che venga confermato il ruolo di partecipazione attiva della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità, quale organismo rappresentativo". "Essenziale" viene poi valutata "la previsione di un Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità".

L'altra relazione di maggioranza è firmata da Andrea Ussai del Movimento Cinque Stelle. Che si sofferma su quanto sia importante la rivisitazione della legge 41 del 1996, in ragione del "profondo mutamento della stessa concezione culturale della disabilità", prima di definire il ddl "una normativa di princìpi e obiettivi generali". "Sono dunque evidenti - ne conclude Ussai - non solo i pregi di tale disegno di legge, ma anche i suoi limiti", in quanto "una policy regionale adeguata non si esaurisce certo nella formulazione di leggi di principio" ma "richiede una complessa filigrana fatta di programmazioni settoriali trasversali, adeguate fonti di finanziamento e investimenti anche organizzativi e di personale".

C'è anche un rammarico: "Tale ddl - scrive il consigliere M5S - poteva essere l'occasione per incidere su alcune normative di settore che si presentano ancora deboli e lacunose". Ussai sottolinea ad esempio che "sono ancora troppo pochi i Comuni che si sono dotati di un Peba (Piano eliminazione barriere architettoniche, ndr)" e che "troppi spazi pubblici ed edifici privati aperti al pubblico quali negozi, ristoranti, bar non sono accessibili o visitabili in autonomia dalle persone con disabilità".

Il consigliere ritiene inoltre "non accettabile che l'abrogazione della legge 41 porti con sé anche la cancellazione della norma che attualmente prevede l'istituzione di un presidio regionale in materia di consulenza sugli ausili e le tecnologie assistive, sostituendola con una generica competenza in capo alle Aziende sanitarie regionali di erogare attività di consulenza". Il rischio sarebbe insomma quello di "dispersione dell'esperienza e del patrimonio sinora rappresentato dall'ufficio H della Comunità Piergiorgio di Udine, esperienza che andrebbe invece valorizzata e ulteriormente rafforzata". ACON/FA-fc



Ivo Moras (Lega)
Andrea Ussai (M5S)
L'Aula durante i lavori