News


DISABILITÀ. SANTORO (PD): DDL 173 INCOGNITA. HONSELL (OPEN): GENERICO

27.10.2022
12:00
(ACON) Trieste, 27 ott - Un disegno di legge dai princìpi alti e condivisibili, che suscita però dubbi e perplessità nelle sue ricadute pratiche. Si può riassumere così il contenuto delle due relazioni di minoranza relative al ddl 173. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ritiene "impossibile non condividere" gli articoli del titolo I e del titolo II della legge. Ma, "ancorché encomiabili", gli stessi articoli "lasciano insoddisfatti per il loro carattere poco operativo. Risultano troppo generici, cercano di blandire il bisogno di inclusione con mere parole e promesse, hanno un sapore anodino: una legge non può limitarsi alle enunciazioni".

Nell'affrontare quella che gli sembra la "vera sostanza di questa norma", Honsell esprime dubbi sull'affidamento alle Aziende sanitarie della titolarità dei servizi e degli interventi relativi alle persone con disabilità, che diventerà operativa dal 1 gennaio 2024: "Si dà il via libera - ne conclude - alla sanitarizzazione della disabilità. E i nuovi meccanismi di finanziamento e di partecipazione comporteranno un netto ridimensionamento della capacità di guida e di orientamento dei Comuni: l'intero sistema subirà un forte sconquasso".

Il vero problema, sempre secondo il relatore di Open, è che "il ruolo dei Comuni sembra davvero indebolito, se non addirittura subordinato a quello dell'Azienda sanitaria di riferimento". Né è convinto il consigliere che attribuire alle Aziende la titolarità di servizi e interventi "fosse l'unico modo di dare corso al Dpcm del 2017". Preoccupa, infine, "che il ruolo del privato sociale e del terzo settore sia relegato solamente a qualche menzione nei tavoli di confronto" e che "gli strumenti di partecipazione non siano definiti e garantiti con maggiore precisione".

Di "legge quadro molto ambiziosa negli enunciati" parla anche l'altra relatrice di minoranza, la dem Mariagrazia Santoro. Ma al di là dei princìpi sarebbero previsti "molti, forse troppi atti successivi, 22 in totale tra delibere di Giunta, regolamenti, atti di indirizzo, atti di intesa e linee guida, per i quali oggi non possiamo essere certi dell'esito né dei tempi di attuazione, e che non prevedono alcun passaggio all'attenzione della commissione consiliare competente". Su questo punto, il Pd preannuncia alcuni emendamenti.

Rimangono poi "perplessità sul modo in cui verrà attuato il passaggio della titolarità dei servizi alle Aziende sanitarie regionali", così come i dubbi sulle risorse economiche destinate all'attuazione della norma. Altro tema importante, sempre secondo Santoro, è quello delle "risorse umane", sempre per fare in modo che "la norma non sia solo un elenco di princìpi, ma effettivamente esplichi i suoi effetti in tempi ragionevoli". La relatrice di minoranza si sofferma anche sulla necessità di indicare nel Piano regionale della disabilità "gli standard che dovrà possedere il personale".

"Non ci appare del tutto chiaro - aggiunge - cosa significhi il passaggio dei Servizi di integrazione lavorativa alle Aziende sanitarie. Estrapolando i Sil dal sistema integrato dei servizi per la disabilità, c'è il rischio di ridimensionarli a una attività terapeutico-riabilitativa e socio-riabilitativa di natura sanitaria". Dal Pd arriveranno dunque alcune proposte, dalla sorte delle quali dipenderà il voto finale sul provvedimento di legge. ACON/FA-fc



Mariagrazia Santoro (Pd)
Furio Honsell (Open)