DISABILITÀ. BIDOLI (PATTO): BENE DDL 173, MA SI COINVOLGANO I COMUNI
(ACON) Trieste, 27 ott - In una nota, esprime soddisfazione, il
consigliere regionale del Patto per l'Autonomia Giampaolo Bidoli,
per la definizione del disegno di legge 173 a favore delle
persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in
materia, frutto di "un grosso lavoro di tessitura a cura della
direzione e degli uffici e del prezioso supporto dei soggetti che
si occupano di disabilità in regione e che, grazie a un proficuo
confronto, ha permesso, anche negli ultimi passaggi, di
migliorare ulteriormente la norma superando la legge regionale di
riferimento che risaliva, ormai, ad oltre 25 anni".
Nel corso della discussione generale in Aula, Bidoli ha parlato
dell'importanza della "disposizione che finalmente riconosce e
permette di applicare i livelli essenziali di assistenza (Lea), e
quindi di considerare a tutti gli effetti prestazioni sanitarie
le prestazioni attualmente realizzate a beneficio delle persone
con disabilità. Un riconoscimento fondamentale che assegna così
la responsabilità organizzativa alle Aziende sanitarie che
potranno così impostare un servizio omogeneo su tutto il
territorio regionale superando le attuali frammentazioni,
sinonimo in molti casi di iniquità e trattamenti inadeguati. Un
servizio che potrà migliorare solo attraverso un percorso
formativo dei professionisti e degli operatori coinvolti".
"Un errore, però - ammonisce Bisolu -, sarebbe non tener conto
delle varie e diversificate esperienze attive in regione che
hanno dimostrato un ottimo livello di risposta: un patrimonio di
competenze sviluppate in stretta collaborazione con i Comuni,
quali interlocutori attivi e rispettosi del fondamentale
principio di sussidiarietà. Credo comunque che quella tracciata
sia la strada giusta per arrivare alla definizione di regole
comuni e di omogeneità nel trasferimento delle risorse, in tema
di compartecipazione degli utenti ai costi dei servizi, e delle
risorse che andranno impegnate da parte del sistema sanitario e
degli enti locali".
Per l'autonomista, "affinché non ci si fermi soltanto alle buone
intenzioni saranno fondamentali il Piano regionale della
disabilità, ma anche tutti i regolamenti, gli atti aziendali, la
definizione delle risorse umane ed economiche, e tutti gli atti e
documenti d'intesa e i passaggi istituzionali che dovranno
contenere indicazioni puntuali in merito".
Infine, per Bidoli "la partecipazione dei Comuni, primi
riferimenti per l'utenza, dovrà essere garantita attraverso
costanti e ben definiti momenti di confronto, per assicurare una
più puntuale pianificazione e programmazione. Avvalendosi dei
servizi sociali comunali, va potenziata l'attività di
informazione per l'accesso ai servizi e per il superamento delle
barriere comunicative pensando in particolare alle persone che
vivono nelle aree tecnologicamente meno servite e distanti dai
servizi".
ACON/COM/rcm