SALUTE. USSAI (M5S): 118 IN FVG, INERZIA POLITICA, INFERMIERI SCAPPANO
(ACON) Trieste, 30 ott - "Ieri si è svolto a Udine l'incontro
dal titolo 'I sistemi di emergenza-urgenza territoriale in
regione fvg: evoluzione organizzativa, tecnologica e scenari
futuri'. Un incontro per pochi intimi, visto che molte richieste
di partecipazione (tra cui anche la mia) sono cadute nel vuoto".
E' il commento del consigliere regionale Andrea Ussai (M5S), in
una nota con cui spiega: "Le conclusioni erano già scontate, dato
che gran parte dei relatori venivano dalla Lombardia: proprio il
modello lombardo e la spinta verso il privato sono l'unica idea
di questa Maggiorana in materia di sanità".
Ussai sintetizza così l'evento: "Alberto Zoli, direttore
dell'Azienda regionale emergenza unica della Lombardia, ha
chiarito che si deve puntare su un'unica centrale sia del 118 che
dell'112 in Friuli Venezia Giulia, con soddisfazione espressa
dell'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, secondo
cui ora bisogna fare un dipartimento inter-aziendale su cui,
secondo il vicepresidente, bisogna trovare tutte le posizioni che
la tecnica deve metterci a disposizione, consentendo alla
politica di prendere quelle decisioni senza entrare nel merito
degli aspetti gestionale. Un numero unico (112) e una sola
centrale Sores in un'ottica di sistema dove i professionisti si
possono muovere, ha precisato infine il direttore nominato a capo
della sala operativa del Fvg, Amato De Monte".
"L'unica mobilità del personale che abbiamo visto in questi anni
- attacca Ussai - è quella degli infermieri che sono scappati
dalla centrale di Palmanova a causa dell'inerzia della politica,
che ha promesso mari e monti ma che ha lasciato andare alla
deriva professionisti e un sistema dell'emergenza-urgenza di
eccellenza".
Secondo il pentastellato "Riccardi parla di una politica che non
deve entrare nella parte gestionale, allora spieghi perché ha
cestinato la relazione di un nutrito gruppo tecnico che nel
dicembre 2019 rilevava più punti di forza in un modello con due
centrali incluse in dipartimenti aziendali rispetto a una
centrale unica, in quanto consentirebbe una funzione di backup,
una più efficace gestione del personale e un miglioramento delle
prestazioni erogate dovuto ad una migliore integrazione del
sistema".
"L'assessore spieghi inoltre - continua Ussai - perché a
discutere del futuro del sistema dell'emergenza-urgenza
territoriale del Fvg sono stati chiamato quasi esclusivamente
professionisti provenienti dalla Lombardia e perché nulla si sia
mosso dopo l'incontro dell'8 maggio 2019 tra Nursind, lo stesso
Riccardi e l'allora commissario dell'Arcs, Zavattaro, in cui il
sindacato ricordava che dai tempi dell'ex assessore alla Salute,
Telesca, nulla è cambiato e veniva proposto un Dipartimento
interaziendale che avrebbe dovuto essere approvato dalla Giunta
il 30 maggio 2019".
"La falsità e l'opportunismo di questa maggioranza sono
vergognosi - conclude l'esponente pentastellato -. L'unica
certezza è che le promesse della campagna elettorale di
riorganizzare l'emergenza sanitaria nell'ambito di dipartimenti
di emergenza di area vasta e ripristinare il collegamento diretto
118-centrale operativa sanitaria sono cadute nel vuoto. Una
seconda centrale 118 a Trieste, Riccardi, Fedriga e tutta la
Maggioranza non la vogliono - asserisce Ussai -, nonostante la
petizione dei cittadini che ha raccolto migliaia di firme per la
sua riattivazione e soprattutto l'esito della relazione del
gruppo tecnico costituito appositamente dalla Regione negli anni
scorsi".
ACON/COM/rcm