4 NOVEMBRE. ZANIN: PDLN PERCHÈ TORNI AD ESSERE FESTA NAZIONALE SOLENNE
(ACON) Trieste, 5 nov - Riportare il 4 novembre, giorno
dell'Unità nazionale, a festa solenne al pari del 25 aprile festa
della Liberazione, del primo maggio festa del Lavoro e del 2
giugno festa della Repubblica.
Il desiderio è del presidente del Consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, che prendendo parte alle celebrazioni organizzate a
riguardo dal sindaco di Palazzolo dello Stella, Franco D'Altilia,
e dall'amministrazione comunale, ha reso nota l'intenzione di
sollecitare innanzitutto l'Assemblea che lui rappresenta
attraverso la stesura di una proposta di legge nazionale da
portare all'attenzione del Parlamento sul ripristino del 4
novembre nel calendario delle festività primarie, come è stato
sino al 1976, e che lui è pronto a sottoscrivere per primo, ma
anche dare vita a un dibattito sull'argomento da parte della
popolazione e in particolare nelle scuole, parlando ai giovani di
quei valori che l'Unità nazionale rappresenta.
"Forse, ci fosse ancora questo riconoscimento dovuto, non avremmo
giovani che si permettono di oltraggiare il Tricolore per gioco
come avvenuto di recente a Udine, senza capire la gravità di un
tale gesto", ha commentato Zanin. "Perché c'è del sacro, nella
bandiera di una nazione. Sicuramente c'è nel Tricolore, per il
quale in tanti, troppi, uomini e donne, sino al recente passato
hanno dato la vita per difenderlo, per permettere che sventolasse
sui pennoni, dai balconi delle case, dalle facciate degli edifici
pubblici. E ancora oggi, nei vari teatri operativi che vanno dai
Balcani all'Africa passando per il Medio Oriente e l'Est Europa,
ci sono soldati italiani che rischiano per difenderne i valori e
la morale. Chi lo fa a brandelli, deve capire oggi e sempre che è
come calpestare la vita di chi ha combattuto e combatte ancora
per quella bandiera, per la nostra democrazia e la nostra
libertà".
Alla cerimonia di Palazzolo era presente anche il consigliere
Mauro Bordin, che ha affermato di essere in totale accordo con il
presidente e di trovare perseguibile la sua proposta.
"Ciò che auspico è un ritorno sancito anche dal calendario al
senso di Patria che avevamo sino alla metà degli anni '70, poi
nel '77 - è la riflessione ancora del presidente Zanin - il
Governo Andreotti cedette a logiche ideologiche che sono state
superate dalla storia. Credo che non 'spegnere le candeline'
sull'Unità d'Italia sia svilirne il ricordo e i valori".
ACON/RCM
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, alla cerimonia di Palazzolo dello Stella
Primo a destra, il presidente Zanin con il sindaco di Palazzolo dello Stella, D'Altilia, il consigliere regionale Bordin e il rappresentante del Comune di Rivignano Teor, Emanuele Bazzo