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CULTURA. ZANIN: DA "PAROLE E MUSICA" UN DISTILLATO DI SENTIMENTI

06.11.2022
10:54
(ACON) Cormòns, 6 nov - La "cappella sistina" di Cormòns - così la famiglia della storica cantina Raccaro chiama la chiesetta di santa Maria che guarda alle vigne sotto il monte Quarin, quasi a proteggerle - ha ospitato l'ultimo dei quattro appuntamenti del progetto "Parole e musica per un domani. In vigna. Il Tagliamento e il Piave: battisteri di pensiero e poesia", organizzati a 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, 100 anni dalla nascita di Andrea Zanzotto, 30 anni dalla morte di padre David Maria Turoldo. L'idea è dell'associazione Coro Le colone di Castions di Strada, che da tempo lo sta sviluppando con grande impegno e approfondimenti culturali sotto l'ideazione e la direzione artistica di Giuseppe Tirelli. I quattro incontri si sono tenuti presso altrettante cantine del Friuli Venezia Giulia con l'intento di dare corpo e anima al patrimonio enogastronomico regionale mettendo insieme cultura e turismo, musica e parole, pensieri e ricordi, "per mezzo di alcuni brani con cui Turoldo, Pasolini e Zanzotto hanno espresso le situazioni precondite che avevano nel loro cuore. Abbiamo cercato di portare, attraverso il loro linguaggio, un momento nuovo di cui oggi abbiamo tanto bisogno", ha spiegato Tirelli ai partecipanti a Cormòns, tra cui il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.

"Si tratta di tre figure fondamentali per la cultura italiana e friulana in particolare - ha sottolineato Zanin -, che hanno legato profondamente la loro creazione artistica al territorio e al paesaggio, guardando ad essi dal punto di vista spirituale, sociologico e dell'identità culturale. L'innovazione di 'Parole e musica' è che permette all'ascoltatore di immergersi nella finalità profonda del messaggio di questi tre poeti. Inoltre, l'iniziativa si svolge nelle cantine di produttori locali di alcuni dei migliori vini bianchi al mondo. Qui si celebra l'amalgama tra una terra coltivata dall'uomo per produrre un bene così prezioso come il vino e versi poetici espressi anche in musica. Il risultato è un distillato di sentimenti che ci avvicina a quella particolarità che è il vivere in una terra meravigliosa come il Friuli Venezia Giulia".

"Ho pensato al calice di vino - ha detto Tirelli - perché è un simbolo di spiritualità in molte religioni, come nella nostra cristiana, ma anche perché ho avuto delle emozioni così belle quando, da piccolo, venivo da queste parti con mio padre a comperare vino che mi sono rimaste nel cuore e quando ho letto questi poeti che del calice di vino facevano una storia, un sentimento, mi sono detto: in questa storia, io ci sono". Il canovaccio della serata cormonese si è srotolato tra le musiche di Giovanni Di Lena (violino), Sebastiano Zorza (fisarmonica) e lo stesso Tirelli (contrabbasso); le voci soliste di Emanuela Mattiussi e Martina Gorasso; le letture a cura di Giuliano Bonanni e Chiara Donada; i passaggi riflessivi di Fabio Turchini sulla vita, sullo scorrere dell'acqua, sull'anima e l'inviolabile, sulla gioventù e la passionalità. ACON/RCM



Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, a "Parole e musica", a Cormòns
Le soliste Emanuela Mattiussi e Martina Gorasso dell'associazione Coro Le Colone di Castions di Strada
Il presidente Zanin mentre ascolta le letture di Giuliano Bonanni e le musiche di Giovanni Di Lena e Giuseppe Tirelli
Il discorso del presidente PIero Mauro Zanin