MEDIA PA. ZANIN: MENO POLITICI INFLUENCER MA CANALI UFFICIALI EVOLVANO
+++Convegno giornalisti pubblici a Milano. Comune Trieste espone
pratiche innovative. Par condicio: per tutti è da rivedere+++
(ACON) Milano, 7 nov - "Difficile battere sul tempo il politico
influencer che utilizza i propri canali social per veicolare una
notizia che, solo successivamente, fornirà attraverso i canali
istituzionali ufficiali. Difficile ma non impossibile se il
politico comprende l'importanza di affidarsi a un ufficio stampa
di provata credibilità, in grado di garantire all'informazione
quella necessaria aurea di veridicità e certezza nei confronti
dei propri stakeholders, gli altri media, ma anche in forma
diretta rispetto ai cittadini che devono potersi fidare, assaliti
come sono da news e fake news multimediali".
È quanto ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenendo al
convegno "Il futuro dei giornalisti e dell'informazione nella
Pubblica amministrazione", organizzato a Milano, all'auditorium
Gaber di Palazzo Pirelli, dal Tavolo Uffici Stampa della
Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle
Regioni e delle Province autonome.
"Affinché il cerchio della fiducia politico-ufficio
stampa-media-cittadini risulti efficace - ha aggiunto Zanin, al
cospetto di una platea di oltre duecento fra giornalisti e
studenti universitari, con oltre 250 operatori di
infocomunicazione collegati in streaming - uno dei punti
fondamentali è poter contare su uffici stampa competenti e non
asserviti, composti da professionisti in continua evoluzione
capaci di informare e comunicare, di tessere rapporti e di
utilizzare al meglio tutto quanto la digitalizzazione sta
mettendo a disposizione di una sempre più vasta platea".
L'evento milanese è servito a fare il punto sul nuovo rapporto
che si sta creando tra i giornalisti della Pubblica
amministrazione e le istituzioni stesse in funzione di una sempre
maggiore certezza e capillarità dell'informazione rivolta al
cittadino in maniera diretta e indiretta, con una serie di
sottolineature da parte dei relatori in merito alla necessità di
gestire e favorire la creazione di un sistema integrato tra
informazione e comunicazione, tra giornalisti e comunicatori.
Credibilità e competenza è il marchio di fabbrica disegnato in
apertura e chiusura dai due moderatori, Aurelio Biassoni e Silvia
Carrel, rispettivamente responsabili stampa dei Consigli
regionali lombardo e valdostano. Concetto più volte ripreso dal
presidente dell'Assemblea legislativa ospitante, Alessandro Fermi
("il giornalista della Pa deve stare al passo con i tempi ma è
una figura essenziale"), dal presidente del Coordinamento
nazionale Consigli regionali, il leader del Cr veneto Roberto
Ciambetti ("il nuovo che avanza è inarrestabile ma c'è bisogno di
informazione certificata") e da Giovanni Grasso, portavoce della
presidenza della Repubblica ("siamo passati da uffici stampa che
depistavano a referenti che aiutano colleghi e cittadini a
comprendere, ben consci che trasparenza non significa dire tutto
ma evitare di raccontare bufale. Un bravo giornalista non sempre
dev'essere un comunicatore ma un bravo comunicatore dev'essere un
bravo giornalista. Fondamentale, inoltre, partecipare alla
confezione del prodotto e non solo distribuirlo").
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il direttore del quotidiano
Alto Adige, Alberto Faustini ("gli uffici stampa sono
interlocutori preziosi ma se sgarrano una volta si
autoescludono"), mentre il capoufficio stampa dell'Aula
piemontese, Fabio Malagnino, ha acceso il dibattito sui social,
considerati piattaforme imprescindibili sulle quali fondare parte
della infocomunicazione pubblica. A questo proposito,
chiarificatore di un modello apripista già premiato a livello
nazionale è stato lo speech di Vittorio Sgueglia della Marra,
direttore del servizio Open government e Informazione
istituzionale del Comune di Trieste. "La sfida di trasformare la
Pa da torre d'Avorio a palazzo di vetro - ha evidenziato - si può
vincere unendo le forze, mettendo a sistema giornalisti,
comunicatori, social media manager, foto e videomaker, grafici e
altre figure di comparto che si parlano e lavorano coordinati per
tradurre il politichese in linguaggio comune di facile e
immediata comprensione".
La persona al centro del progetto comunicativo, un mantra
definito prioritario da Ruben Razzante, docente di diritto
dell'Informazione e Regole della Comunicazione d'Impresa
all'Università Cattolica di Milano. "Informazione e comunicazione
non possono e non devono più essere comparti a se stanti - ha
affermato - diventando così un volano comune per fare decollare
le Pa. Negli uffici stampa servono giornalisti, chiamati a una
formazione continua per innovarsi cavalcando la digitalizzazione
nel rispetto della deontologia che va presa come punto di
riferimento per l'infocomunicazione pubblica".
Altro tema attuale affrontato dal convegno è quello della par
condicio, considerata da più parti come una scure impazzita
rispetto al diritto-dovere delle istituzioni di informare anche
in periodo elettorale. "Se non si rivede la norma e soprattutto
la sua interpretazione - ha ammonito Marianna Sala, coordinatrice
nazionale dei Corecom - il rischio è quello di essere costretti a
non scrivere, creando così un disservizio e non un servizio".
Messaggio recepito e rilanciato da Zanin, che ha portato anche i
saluti della presidente del Cr Emilia Romagna, Emma Petiti, per
il quale "vanno ripensate le regole della par condicio per
l'informazione pubblica, esageratamente imbavagliata in periodo
elettorale a scapito di efficacia, puntualità e terzietà che
caratterizzano il costante impegno nei confronti dei cittadini e
nei confronti dei media che, quotidianamente, utilizzano come
fonte primaria e verificata il prodotto di agenzie e uffici
stampa delle istituzioni".
ACON/FC
L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, al convegno giornalisti di Milano
L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, al convegno giornalisti di Milano
L'intervento del direttore del servizio Open government e Informazione istituzionale del Comune di Trieste, Vittorio Sgueglia della Marra, al convegno giornalisti di Milano