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MEDIA PA. ZANIN: MENO POLITICI INFLUENCER MA CANALI UFFICIALI EVOLVANO

07.11.2022
16:05
+++Convegno giornalisti pubblici a Milano. Comune Trieste espone pratiche innovative. Par condicio: per tutti è da rivedere+++

(ACON) Milano, 7 nov - "Difficile battere sul tempo il politico influencer che utilizza i propri canali social per veicolare una notizia che, solo successivamente, fornirà attraverso i canali istituzionali ufficiali. Difficile ma non impossibile se il politico comprende l'importanza di affidarsi a un ufficio stampa di provata credibilità, in grado di garantire all'informazione quella necessaria aurea di veridicità e certezza nei confronti dei propri stakeholders, gli altri media, ma anche in forma diretta rispetto ai cittadini che devono potersi fidare, assaliti come sono da news e fake news multimediali".

È quanto ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenendo al convegno "Il futuro dei giornalisti e dell'informazione nella Pubblica amministrazione", organizzato a Milano, all'auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, dal Tavolo Uffici Stampa della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

"Affinché il cerchio della fiducia politico-ufficio stampa-media-cittadini risulti efficace - ha aggiunto Zanin, al cospetto di una platea di oltre duecento fra giornalisti e studenti universitari, con oltre 250 operatori di infocomunicazione collegati in streaming - uno dei punti fondamentali è poter contare su uffici stampa competenti e non asserviti, composti da professionisti in continua evoluzione capaci di informare e comunicare, di tessere rapporti e di utilizzare al meglio tutto quanto la digitalizzazione sta mettendo a disposizione di una sempre più vasta platea".

L'evento milanese è servito a fare il punto sul nuovo rapporto che si sta creando tra i giornalisti della Pubblica amministrazione e le istituzioni stesse in funzione di una sempre maggiore certezza e capillarità dell'informazione rivolta al cittadino in maniera diretta e indiretta, con una serie di sottolineature da parte dei relatori in merito alla necessità di gestire e favorire la creazione di un sistema integrato tra informazione e comunicazione, tra giornalisti e comunicatori.

Credibilità e competenza è il marchio di fabbrica disegnato in apertura e chiusura dai due moderatori, Aurelio Biassoni e Silvia Carrel, rispettivamente responsabili stampa dei Consigli regionali lombardo e valdostano. Concetto più volte ripreso dal presidente dell'Assemblea legislativa ospitante, Alessandro Fermi ("il giornalista della Pa deve stare al passo con i tempi ma è una figura essenziale"), dal presidente del Coordinamento nazionale Consigli regionali, il leader del Cr veneto Roberto Ciambetti ("il nuovo che avanza è inarrestabile ma c'è bisogno di informazione certificata") e da Giovanni Grasso, portavoce della presidenza della Repubblica ("siamo passati da uffici stampa che depistavano a referenti che aiutano colleghi e cittadini a comprendere, ben consci che trasparenza non significa dire tutto ma evitare di raccontare bufale. Un bravo giornalista non sempre dev'essere un comunicatore ma un bravo comunicatore dev'essere un bravo giornalista. Fondamentale, inoltre, partecipare alla confezione del prodotto e non solo distribuirlo").

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il direttore del quotidiano Alto Adige, Alberto Faustini ("gli uffici stampa sono interlocutori preziosi ma se sgarrano una volta si autoescludono"), mentre il capoufficio stampa dell'Aula piemontese, Fabio Malagnino, ha acceso il dibattito sui social, considerati piattaforme imprescindibili sulle quali fondare parte della infocomunicazione pubblica. A questo proposito, chiarificatore di un modello apripista già premiato a livello nazionale è stato lo speech di Vittorio Sgueglia della Marra, direttore del servizio Open government e Informazione istituzionale del Comune di Trieste. "La sfida di trasformare la Pa da torre d'Avorio a palazzo di vetro - ha evidenziato - si può vincere unendo le forze, mettendo a sistema giornalisti, comunicatori, social media manager, foto e videomaker, grafici e altre figure di comparto che si parlano e lavorano coordinati per tradurre il politichese in linguaggio comune di facile e immediata comprensione".

La persona al centro del progetto comunicativo, un mantra definito prioritario da Ruben Razzante, docente di diritto dell'Informazione e Regole della Comunicazione d'Impresa all'Università Cattolica di Milano. "Informazione e comunicazione non possono e non devono più essere comparti a se stanti - ha affermato - diventando così un volano comune per fare decollare le Pa. Negli uffici stampa servono giornalisti, chiamati a una formazione continua per innovarsi cavalcando la digitalizzazione nel rispetto della deontologia che va presa come punto di riferimento per l'infocomunicazione pubblica".

Altro tema attuale affrontato dal convegno è quello della par condicio, considerata da più parti come una scure impazzita rispetto al diritto-dovere delle istituzioni di informare anche in periodo elettorale. "Se non si rivede la norma e soprattutto la sua interpretazione - ha ammonito Marianna Sala, coordinatrice nazionale dei Corecom - il rischio è quello di essere costretti a non scrivere, creando così un disservizio e non un servizio". Messaggio recepito e rilanciato da Zanin, che ha portato anche i saluti della presidente del Cr Emilia Romagna, Emma Petiti, per il quale "vanno ripensate le regole della par condicio per l'informazione pubblica, esageratamente imbavagliata in periodo elettorale a scapito di efficacia, puntualità e terzietà che caratterizzano il costante impegno nei confronti dei cittadini e nei confronti dei media che, quotidianamente, utilizzano come fonte primaria e verificata il prodotto di agenzie e uffici stampa delle istituzioni". ACON/FC



L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, al convegno giornalisti di Milano
L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, al convegno giornalisti di Milano
L'intervento del direttore del servizio Open government e Informazione istituzionale del Comune di Trieste, Vittorio Sgueglia della Marra, al convegno giornalisti di Milano