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AMIANTO. III COMM: MAPPATURA UNICA IN ITALIA, SERVE FORMAZIONE MEDICI [2]

07.11.2022
17:23
'Dello smaltimento si occupano ditte specializzate che devono possedere determinate caratteristiche e che effettuano operazioni dove tutto è registrato, dalla quantità smaltita al numero degli operatori e delle ore impiegate', gli è stato risposto da Vassallo, mentre Bergamasco ha detto dei corsi organizzati e gestiti dalle agenzie formative 'perché sono corsi obbligatori per chi è addetto alla rimozione di materiali pericolosi. Oggi il campanello d'allarme è effettivamente suonato per i bonificatori, gli unici rimasti all'esposizione professionale da amianto e si cominciano a registrare i primi casi di malati'.

Ma 'per il monitoraggio degli attualmente esposti si sta applicando un protocollo che deriva da un accordo Stato/Regione. Nell'ambito del nuovo Piano regionale della prevenzione, si sta lavorando anche sulla revisione di tale protocollo: le Aziende sanitarie - è stato reso noto -, con la regia del Crua e con il contributo dell'Istituto di medicina del lavoro dell'università di Trieste, licenzieranno un nuovo documento sulla sorveglianza sanitaria degli attualmente esposti; il documento sarà pubblicizzato e consegnato ai medici che seguono tali persone sul territorio'.

'Regione e Arpa - si è da ultimo inserito Gabrielcig - gestiscono il catasto degli edifici contenenti amianto. Negli anni 2017-18-19 è stata fatta una mappatura attraverso l'utilizzo anche di droni in 22 Comuni, perciò la Regione possiede una situazione abbastanza completa delle coperture contenenti asbesto, che risultano essere decine di migliaia, e del loro livello di pericolosità. Siamo gli unici, in Italia, ad aver svolto un lavoro del genere. Ogni anno la Regione elargisce circa un migliaio di contributi per aiuti a imprese, Comuni e cittadini per la rimozione del materiale'. ACON/RCM