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IMPOSTE. BOSCHETTI (LEGA): ILIA, PIÙ AUTONOMIA PER ENTI LOCALI FVG

08.11.2022
14:06
(ACON) Trieste, 8 nov - "Con questo disegno di legge seguiamo un percorso che ha un effetto importante sugli Enti locali, riportando il tema dell'autonomia fiscale e rendendo più flessibile e articolata la capacità dei Comuni di intervenire sul tributo immobiliare con effetti sul proprio bilancio. La manovra assicura la riappropriazione della competenza primaria sull'imposta locale sugli immobili per la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso una forma di autonomia avanzata, consentendo così ai Comuni di raggiungere autonomia e responsabilità diretta su questa entrata".

Lo ha evidenziato all'Assemblea legislativa regionale, proprio in apertura delle due giornate consecutive di lavori convocate nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste, il primo dei due relatori per la Maggioranza del disegno di legge 174 (relativo all'istituzione dell'Imposta locale sugli immobili), il leghista Luca Boschetti, aggiungendo che si tratta di "un'importante iniziativa che, con i suoi 22 articoli, va a modificare le previsioni della legge nazionale 160/2019. Un percorso che introduce nuove percentuali, in particolare per i fabbricati diversi dall'abitazione principale, sulla base di uno schema che la Regione ha predisposto esclusivamente per i Comuni".

"Una scelta di grande valenza, atta a rappresentare il pieno esercizio dell'autonomia tributaria regionale. La previsione - ha evidenziato l'esponente del Carroccio - è di dare la possibilità alla Regione di disciplinare autonomamente i tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale, introducendo una disciplina espressamente volta a sostituire quella erariale, definendo le modalità di riscossione e consentendo agli Enti locali di modificarne le aliquote e di introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni".

"Non essendoci alcun limite alla potestà di deroga, la Regione - ha specificato Boschetti - può operare una completa innovazione e riscrittura della disciplina statale, ridisegnando interamente l'imposta. È chiaro che, sempre rispettando l'armonia con i principi del sistema tributario dello Stato, le Regioni a statuto speciale possano istituire con legge regionale tributi propri, disciplinando tutti gli elementi del prelievo, in quanto l'autonomia loro riconosciuta (essendo più ampia di quella prevista per le Regioni ordinarie) consente di istituire tributi propri con riferimento a presupposti già coperti dall'imposizione erariale, sostituendosi così alla disciplina statale".

"Riguardo alla definizione di immobili da assoggettare all'imposta, si è ritenuto di non discostarsi dalle definizioni adottate dalla disciplina statale in merito alle fattispecie imponibili, al fine di avvalersi dell'esperienza acquisita e della prassi consolidata, nonché di evitare l'introduzione di nuovi obblighi per i contribuenti e di limitare gli oneri a carico degli Uffici comunali nel gestire fattispecie imponibili nuove. All'articolo 21 - ha dettagliato Boschetti - troviamo disposizioni atte ad assicurare che la transizione dall'Imu all'imposta locale sugli immobili avvenga in un regime di neutralità finanziaria tra Stato, Regione e Comuni. A decorrere dal 2023 il gettito degli immobili a uso produttivo sarà riscosso dai Comuni: l'importo, quantificato in 92 milioni di euro, sarà corrisposto dalla Regione allo Stato, mentre la regolazione dei rapporti finanziari tra Regione e Comuni avverrà attraverso apposita compensazione a valere sul fondo unico comunale".

"Un ddl - ha concluso il relatore - migliorato anche grazie agli interventi presentati dall'assessore Pierpaolo Roberti. Auspico che l'Aula ne apprezzi i contenuti ed esprima all'unanimità un voto favorevole". ACON/DB-fc



Luca Boschetti (Lega)
I leghisti Mauro Bordin (da sx), Stefano Mazzolini e Ivo Moras con Mara Piccin (FI)
L'assessore Fvtg alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti