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IMPOSTE. BASSO (FDI): ILIA, PIETRA MILIARE PER FUTURO AUTONOMIA FVG

08.11.2022
14:09
(ACON) Trieste, 8 nov - "Il disegno di legge 174 può rappresentare una pietra miliare per il futuro dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia. La specialità della nostra Regione, infatti, uscirà certamente rafforzata grazie a uno strumento che, in prospettiva, renderà più armonico l'aspetto delle entrate e delle spese dei bilanci regionale e comunali. Voltiamo, finalmente in maniera definitiva, la pagina dell'extragettito Imu e rendiamo liberi i nostri Municipi, ma con equilibrio".

Lo ha detto all'Aula il secondo relatore per la Maggioranza del ddl 174, relativo all'istituzione dell'Imposta locale sugli immobili, Alessandro Basso (FdI). "Ci rendiamo disponibili ad accompagnare gli amministratori locali nella gestione di questo nuovo tributo - ha anche aggiunto - e siamo pronti a fare la nostra parte nel fronteggiare eventuali problematiche o scompensi economici che dovessero insorgere".

Basso, presidente della I Commissione consiliare che ha licenziato la norma senza apportare modifiche all'articolato, ha detto anche di confidare "nel più ampio sostegno e nella più vasta condivisione da parte dell'Aula. Quando si discute e si parla di imposte si rischia di trovarsi in un campo minato ma, in questo caso, ci troviamo invece di fronte a una casistica totalmente diversa".

"La genesi della norma - ha ricordato - risale all'accordo Stato-Regione Fvg del 2019. Quel patto, oltre ai numerosi benefici economici, consentì anche la modifica dell'articolo 51 dello Statuto speciale Regionale. Il nuovo testo prevede la possibilità per la Regione di disciplinare i tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale, anche in deroga alla medesima legge, definendone le modalità di riscossione e consentendo agli Enti locali di modificare e introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni. Nonostante si parli di disciplina e non di istituzione, comunque, esiste la possibilità per la Regione di introdurre un tributo locale autonomo che vada a sostituirsi a quello erariale relativo all'Imu".

"Per le autonomie speciali, infatti, l'unica condizione per istituire e disciplinare legittimamente i tributi propri regionali - ha spiegato Basso - è che siano in armonia con i principi del sistema tributario dello Stato. In forza di ciò, la Regione ha ordinato autonomamente il tributo immobiliare, introducendo una norma che sostituisce quella centrale. Non è in ogni caso una sostituzione completa: parte della normativa statale viene riproposta così da evitare, nell'immediato, un difficile impatto gestionale o finanziario sui Comuni. L'alta considerazione verso gli Enti locali è dimostrata dal fatto che l'Anci regionale è stata coinvolta fin dalla nascita del ddl, divenendone coprotagonista anche a livello di supporto tecnico".

"Un'importante novità - ha concluso il relatore, prima di illustrare l'articolato - riguarda le abitazioni principali di proprietà. La normativa statale, infatti, prevede la loro esclusione dal tributo, mentre la presente le individua tra le fattispecie imponibili, esentandole. La volontà di questa Amministrazione è quella di non tassare un bene primario riconoscendo, in questo modo, un diritto a tutti i cittadini del Fvg. Ulteriori innovazioni riguardano tre nuove tipologie di immobili non previste nella precedente direttiva statale: i fabbricati a uso abitativo diversi dall'abitazione principale, i fabbricati strumentali all'attività economica e le aree fabbricabili. L'obiettivo è far sì che possano nascere politiche fiscali mirate, agevolando e favorendo l'utilizzo della leva fiscale per incoraggiare scelte locali di sostegno alle specifiche categorie in difficoltà". ACON/DB-fc



Alessandro Basso (FdI)
Mauro Di Bert (PrFvg/Ar), Giuseppe Nicoli (FI) e Luca Boschetti (Lega) a colloquio con l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti
L'aula durante i lavori