IMPOSTE. BASSO (FDI): ILIA, PIETRA MILIARE PER FUTURO AUTONOMIA FVG
(ACON) Trieste, 8 nov - "Il disegno di legge 174 può
rappresentare una pietra miliare per il futuro dell'autonomia del
Friuli Venezia Giulia. La specialità della nostra Regione,
infatti, uscirà certamente rafforzata grazie a uno strumento che,
in prospettiva, renderà più armonico l'aspetto delle entrate e
delle spese dei bilanci regionale e comunali. Voltiamo,
finalmente in maniera definitiva, la pagina dell'extragettito Imu
e rendiamo liberi i nostri Municipi, ma con equilibrio".
Lo ha detto all'Aula il secondo relatore per la Maggioranza del
ddl 174, relativo all'istituzione dell'Imposta locale sugli
immobili, Alessandro Basso (FdI). "Ci rendiamo disponibili ad
accompagnare gli amministratori locali nella gestione di questo
nuovo tributo - ha anche aggiunto - e siamo pronti a fare la
nostra parte nel fronteggiare eventuali problematiche o scompensi
economici che dovessero insorgere".
Basso, presidente della I Commissione consiliare che ha
licenziato la norma senza apportare modifiche all'articolato, ha
detto anche di confidare "nel più ampio sostegno e nella più
vasta condivisione da parte dell'Aula. Quando si discute e si
parla di imposte si rischia di trovarsi in un campo minato ma, in
questo caso, ci troviamo invece di fronte a una casistica
totalmente diversa".
"La genesi della norma - ha ricordato - risale all'accordo
Stato-Regione Fvg del 2019. Quel patto, oltre ai numerosi
benefici economici, consentì anche la modifica dell'articolo 51
dello Statuto speciale Regionale. Il nuovo testo prevede la
possibilità per la Regione di disciplinare i tributi locali
comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale, anche
in deroga alla medesima legge, definendone le modalità di
riscossione e consentendo agli Enti locali di modificare e
introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni. Nonostante si parli
di disciplina e non di istituzione, comunque, esiste la
possibilità per la Regione di introdurre un tributo locale
autonomo che vada a sostituirsi a quello erariale relativo
all'Imu".
"Per le autonomie speciali, infatti, l'unica condizione per
istituire e disciplinare legittimamente i tributi propri
regionali - ha spiegato Basso - è che siano in armonia con i
principi del sistema tributario dello Stato. In forza di ciò, la
Regione ha ordinato autonomamente il tributo immobiliare,
introducendo una norma che sostituisce quella centrale. Non è in
ogni caso una sostituzione completa: parte della normativa
statale viene riproposta così da evitare, nell'immediato, un
difficile impatto gestionale o finanziario sui Comuni. L'alta
considerazione verso gli Enti locali è dimostrata dal fatto che
l'Anci regionale è stata coinvolta fin dalla nascita del ddl,
divenendone coprotagonista anche a livello di supporto tecnico".
"Un'importante novità - ha concluso il relatore, prima di
illustrare l'articolato - riguarda le abitazioni principali di
proprietà. La normativa statale, infatti, prevede la loro
esclusione dal tributo, mentre la presente le individua tra le
fattispecie imponibili, esentandole. La volontà di questa
Amministrazione è quella di non tassare un bene primario
riconoscendo, in questo modo, un diritto a tutti i cittadini del
Fvg. Ulteriori innovazioni riguardano tre nuove tipologie di
immobili non previste nella precedente direttiva statale: i
fabbricati a uso abitativo diversi dall'abitazione principale, i
fabbricati strumentali all'attività economica e le aree
fabbricabili. L'obiettivo è far sì che possano nascere politiche
fiscali mirate, agevolando e favorendo l'utilizzo della leva
fiscale per incoraggiare scelte locali di sostegno alle
specifiche categorie in difficoltà".
ACON/DB-fc