IMPOSTE. CAPOZZELLA (M5S): ILIA, PROBLEMI INTERNAZIONALI ED ECONOMICI
(ACON) Trieste, 8 nov - "Una proposta di fondamentale
importanza e, perciò, meritevole di essere rigorosamente
approfondita. Dal nostro punto di vista, infatti, l'iniziativa
presenta numerose opportunità per una Regione autonoma come la
nostra ma, per come è stata formulata, è già possibile
individuare due ordini di problematiche: la necessità (o, forse,
dovrei dire l'obbligo) di adattare subito il testo agli impegni
internazionali e alle caratteristiche socioeconomiche del
contesto regionale, ma anche l'opportunità di allocare quante più
risorse materiali e immateriali al fine di minimizzare il
cosiddetto Execution Risk".
Lo ha sottolineato, davanti al Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, il secondo relatore per la Minoranza a esprimersi
sul ddl 174, il pentastellato Mauro Capozzella, aggiungendo anche
che "con spirito costruttivo presenteremo specifici emendamenti
nell'ottica del miglioramento del provvedimento per far approvare
all'Assemblea legislativa misure di buon senso, necessarie per
rendere più aderente alla realtà la disciplina dell'Imu
applicabile ai nostri contribuenti".
"Per quanto riguarda la prima problematica relativa agli impegni
internazionali, il riferimento - ha evidenziato il rappresentante
del Movimento 5 Stelle - è al Porto Franco di Trieste.
Nell'ottica di una valorizzazione della nostra autonomia, il
disegno di legge non può essere una mera riproduzione della
normativa nazionale, ma necessita di essere adattato al nostro
contesto. Per tali superiori motivi - ha aggiunto, dopo aver
elencato una serie di elementi storici - auspichiamo che la norma
venga al più presto modificata, tenendo conto degli obblighi
inderogabili derivanti dai trattati internazionali, previa
opportuna consultazione con il Commissario di Governo nella
Regione, nonché con la Commissione speciale per Trieste prevista
dallo Statuto regionale, dopo aver sentito anche l'Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, affinché si
preveda una esenzione totale ab origine dal pagamento
dell'imposta per tutti gli immobili situati all'interno del Porto
Franco di Trieste".
"Sul fronte delle caratteristiche socioeconomiche è invece
necessario - secondo Capozzella - prestare attenzione ai beni
immobili degli espatriati friulani, concordando con la soluzione
strutturale prospettata dall'Ancrel che prevede la sostituzione
della modalità di valutazione degli immobili, oggi basata sulla
rendita catastale, con un sistema che utilizzi valori più vicini
a quelli del libero mercato e, dunque, più equi".
Ecco, quindi, perché "è opportuno adattare il testo, al fine di
venire incontro alle situazioni più complesse come quella degli
espatriati, prevedendo un'imposizione minore, se non addirittura
l'esenzione totale, dal pagamento dell'imposta per gli immobili
situati in determinate zone montane e caratterizzati da una
particolare difficoltà di realizzo sul mercato immobiliare".
"Per quanto riguarda, infine, la necessità di minimizzare
l'Execution Risk, ciò che merita attenzione - ha concluso
Capozzella - è l'opportunità di prevedere un aumento delle
risorse da mettere a disposizione degli Enti locali, dotandoli
maggiormente a livello umano e professionale in vista del
prevedibile incremento delle complessità gestionali. I maggiori
oneri derivanti dalle innovazioni normative dovranno essere
sostenuti dalla Regione, previa eventuale modifica dei tariffari
dei professionisti designati da concordarsi con Ancrel Fvg e gli
Odcec".
ACON/DB-fc