IMPOSTE. HONSELL (OPEN): ILIA, CRITICITÀ INUTILE E POCO CHIARA
(ACON) Trieste, 8 nov - "Questo ddl, nella sostanza, ricalca in
modo quasi pedissequo la norma statale, laddove non rinvia
direttamente al provvedimento stesso che sostituisce. Pertanto,
ci si chiede se non sia inutile. Nella forma, invece, rivendica
con piglio orgoglioso modifiche linguistiche o classificatorie
assolutamente trasparenti, cioè irrilevanti, per i contribuenti".
Queste le parole di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che, in
qualità di terzo e ultimo relatore per la Minoranza a esprimersi
in merito al ddl 174, ha aggiunto la considerazione secondo la
quale "l'intento è evidente già nel titolo: istituire un tributo
regionale immobiliare in luogo del tributo erariale statale, la
cosiddetta Imu. Molto meno chiaro è comprendere invece se questa
norma riuscirà realmente a essere equa e finanziariamente
neutrale per i Comuni, ma anche se davvero verrà ritenuta
legittima la lettura autonomistica dello Statuto speciale della
Regione Friuli Venezia Giulia sulla quale fa leva, giacché lo
Statuto, alla lettera, attribuirebbe alla Regione solo il potere
di 'disciplinare' e non anche quello di 'istituire' i tributi".
"Al di là della valenza simbolica di questo ddl - ha spiegato
Honsell - la sua vera sostanza (e, a nostro avviso, anche il suo
potenziale rischio per i Comuni) si rivela tutta nel penultimo
articolo. Il 21 (Disposizioni in materia di neutralità
finanziaria e altre disposizioni finanziarie) presenta infatti
due criticità che l'assessore Pierpaolo Roberti in sede di
Consiglio delle Autonomie locali (Cal) e durante i lavori della
Commissione competente si è adoperato a minimizzare, senza però
fugare le nostre perplessità e diventando così motivo principale
del nostro voto di astensione".
"La prima criticità - ha dettagliato il relatore - è quella
legata alla scelta di fissare una somma precisa in un testo di
legge. La natura della somma è però chiaramente congiunturale e
non strutturale. Quindi, non solo obbliga a rivedere la norma in
caso di modifica, ma impone anche una spada di Damocle ben
affilata sulle teste dei Comuni".
Il secondo motivo di perplessità, secondo Honsell, è invece
legato al fatto che "i Comuni non svolgeranno solamente il ruolo
di ente riscuotente, bensì dovranno ciascuno, relativamente a una
tabella ancora da approvare, versare tali somme alla Regione,
vista la sua neutralità finanziaria, che a sua volta le
corrisponderà allo Stato. Quindi, i Comuni si accollano tutti i
rischi di una riscossione incapiente, perché ogni eventuale
ammanco della cifra pattuita sarà compensato sulle quote del
Fondo unico comunale spettante annualmente ai Comuni in legge di
stabilità".
"Intendiamo proporre alcuni emendamenti, compresi quelli legati
all'istituzione di un fondo regionale che tuteli i Comuni da tale
rischio. Inoltre, per facilitare il rispetto della nuova norma da
parte dei contribuenti, provvederemo a depositarne altri anche
sui temi legati agli articoli 14 e 17 - ha concluso Honsell -
imponendo che ogni Comune sul proprio sito internet offra,
rispettando i principi del linguaggio semplificato ai sensi della
direttiva statale in merito, tutte le informazioni necessarie per
calcolare esplicitamente quanto dovuto, fornendo anche alcuni
esempi guida. Il nostro voto sarà determinato da come, nel corso
del dibattito, saranno state valutate e considerate le nostre
proposte".
ACON/DB-fc