IMPOSTE. OK AULA A ILIA, AUTONOMIA PASSA DA IMPOSTA LOCALE IMMOBILIARE
(ACON) Trieste, 8 nov - "Un importante passo avanti per
l'autonomia del Friuli Venezia Giulia".
L'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti,
ha anticipato con queste parole l'approvazione a larghissima
maggioranza (astenuto solo Furio Honsell di Open Sinistra Fvg),
da parte del Consiglio regionale, del disegno di legge 174
relativo all'istituzione di quella che ora, anche alla luce di un
emendamento presentato dall'Esecutivo, assume la denominazione
definitiva di Imposta locale immobiliare autonoma (Ilia).
Il provvedimento crea con i suoi 22 articoli uno strumento
legislativo paragonato, in sede di relazione introduttiva da
parte della Maggioranza, a una pietra miliare per il futuro
dell'autonomia del Fvg e per la sua specialità, voltando pagina
in maniera definitiva sul tema dell'extra gettito Imu e rendendo
più liberi i Municipi regionali.
Piuttosto intensa, ma quasi uniforme nei giudizi, si è rivelata
la discussione generale che ha preceduto l'esame dell'articolato
nel corso del quale sono state cassate solo due istanze di
Honsell e una di Mauro Capozzella (M5S). Franco Iacop (Pd) ha
esordito ricordando che "questa legge si riprende uno spazio di
autonomia molto importante, occasione per poter riconsegnare
questa imposta agli Enti locali, riapplicando in pieno il
federalismo fiscale. Mi auguro che, partendo da qui, si possa
approfondire un percorso di stabilizzazione della disciplina".
Il capogruppo forzista Giuseppe Nicoli ha espresso il suo
apprezzamento "per una norma che ridà alla Regione un ruolo per
riprendersi i giusti spazi nella sua specialità. Tuttavia, non si
può non pensare a un'effettiva riforma del Catasto, perché ci
troviamo davanti a disallineamenti e troppe zone d'ombra". Anche
secondo Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) "si tratta, pur nella sua
estrema positività, di un primo passaggio e dell'inizio di un
processo che aiuterà l'autonomia dei Comuni".
Sul fronte autonomista, Massimo Moretuzzo ha sottolineato il
valore di "un atto normativo importante per acquisire maggiori
spazi di autonomia, elemento di forte positività rivolto al
futuro. Come tutti i processi di cambiamento, però, emergono
rischi da evitare e opportunità da cogliere, perché richiederà
uno sforzo concreto a vantaggio delle comunità e dovranno seguire
nuove azioni per mettere le Autonomie locali nelle condizioni di
esercitare al meglio queste funzioni".
In sede di dichiarazioni di voto, nel annunciare il parere
favorevole del suo Gruppo consiliare, il dem Roberto Cosolini ha
inoltre rimarcato "l'importante lavoro svolto nel corso della
giornata che ha portato modifiche importanti, anche davanti alle
criticità da noi preannunciate, per consentire l'apertura di una
stagione forte per l'autonomia dei Comuni".
Oltre al semaforo verde concesso alla decina di emendamenti di
ispirazione giuntale, sono state promosse anche le proposte dello
stesso Cosolini sul termine massimo per la determinazione del
valore venale delle aree fabbricabili e di Nicoli sulle modalità
per offrire supporto agli uffici dei Comuni in fase di
valutazione delle aree fabbricabili.
Tra le principali novità introdotte dall'Esecutivo vanno altresì
evidenziati il limite temporale per la determinazione del valore
venale delle aree fabbricabili, nonché la differenziazione della
struttura delle aliquote con riferimento al primo fabbricato
abitativo diverso dall'abitazione principale o assimilata e agli
altri fabbricati.
Viene anche ridotta (da fino a 1,06% a fino 0,96%) l'aliquota
massima per i fabbricati strumentali all'attività economica.
Inoltre, si provvede alla copertura degli effetti finanziari in
termini di minor gettito, concorrendo nella misura del 70% a
vantaggio dei Comuni davanti alla perdita derivante
dall'eventuale riduzione (dallo 0,96% fino allo 0,86%)
dell'aliquota con 80mila immobili e altrettanti contribuenti
potenziali per un beneficio economico a vantaggio di 110
municipalità. Una scelta che richiede l'accantonamento di 24
milioni di euro complessivi per il triennio 2022-24.
Ai Comuni sarà infine riconosciuta la possibilità di esentare gli
immobili oggetto di ordinanza di inagibilità, e non utilizzati
per motivi legati a fattori naturali, fino al perdurare dello
stato (tema caro al leghista Boschetti), mentre viene specificato
che non rientrano tra i fabbricati strumentali all'attività
economica quelli rurali a uso strumentale.
Prima dell'espressione conclusiva da parte dell'Assemblea
legislativa, la Giunta ha accolto tutti i 6 ordini del giorno
presentati dai consiglieri, suggello a una seduta mattutina
d'Aula che aveva evidenziato comunione d'intenti, pur nella
diversità di vedute.
Via libera, dunque, alle istanze (talvolta con l'aggiunta di
numerose firme trasversali) proposte da Di Bert con i colleghi
del Progetto Fvg/Ar (su Periodicità della revisione dei valori
venali e anche su L'applicazione imponibile del valore venale
anche per gli edifici commerciali industriali inutilizzati),
Giuseppe Ghersinich (Lega, Estensione dell'abbattimento dell'Ilia
dei parenti entro il terzo grado del proprietario che possiedono
l'immobile a titolo di comodato d'uso), Marco Pisani (Ssk,
Esentare dal pagamento dell'Ilia gli agricoltori che conducono
terreni dati loro in comodato gratuito da parenti di primo
grado), Honsell (Predisposizione di pagine web dedicate per le
informazioni ai cittadini sull'Ilia) e, pur con alcune modifiche,
Andrea Ussai (M5S, Esenzione dall'Ilia per gli immobili ubicati
nelle aree del Porto franco internazionale di Trieste).
ACON/DB-fc