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MIGRANTI. PDLN 18, DA GIAU (PD): RICHIESTE INCOERENTI CON DIRETTIVA UE

08.11.2022
16:14
(ACON) Trieste, 8 nov - La proposta di legge nazionale della Lega si appella "a una non aderenza alla direttiva europea del 2003", ma in realtà "ne contraddice la sostanza. La finalità della direttiva è infatti quella di favorire il ricongiungimento familiare, considerato un presupposto per consentire la vita familiare e agevolare l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi negli Stati membri". Così la relatrice di minoranza Chiara Da Giau (Pd) boccia la pdln oggi all'esame dell'Aula.

"Il diritto al ricongiungimento - osserva ancora Da Giau - mira a tutelare l'unità della famiglia. E la Corte di giustizia dell'Ue ha stabilito che la discrezionalità riconosciuta agli Stati membri nell'attuazione della direttiva non dev'essere impiegata in un modo che pregiudicherebbe quest'obiettivo". Vi sarebbe dunque già "un giudizio di incompatibilità di fondo della normativa proposta che, mirando a controllare i flussi migratori, si distanzia anche dai valori fondanti della nostra Costituzione".

"L'estensione di una soglia reddituale fissata dal legislatore italiano per fini del tutto diversi risulta - si legge sempre nella relazione di minoranza della consigliera dem - priva di qualsiasi senso, se non quello di intralciare il ricongiungimento delle famiglie dei cittadini di Paesi terzi. Ugualmente illogico e sproporzionato - insiste Da Giau - risulta il requisito del possesso di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o, per i lavoratori autonomi, di una relazione reddituale biennale". "Del tutto sproporzionato" viene giudicato pure "il requisito della trascrizione del matrimonio". Si tratterebbe anche in questo caso di "uno strumento per ostacolare il ricongiungimento familiare".

"Non è nostra intenzione - scrive ancora la consigliera - negare il problema e la difficoltà della gestione della popolazione immigrata sul nostro territorio, ma ci pare di ravvedere in questo provvedimento non la ricerca di soluzioni che tutelino i diritti, bensì l'elusione dello stesso diritto, con requisiti del tutto irrealistici e sproporzionati". La logica conseguenza di queste osservazioni è la scelta del voto contrario alla proposta di legge, annunciata in aula da Da Giau.

A causa dell'assenza in aula di Da Giau, la relazione è stata letta dal collega dem Cristiano Shaurli. Shaurli ha voluto sottolineare più volte che i cittadini a cui è rivolta la norma sono "regolarmente soggiornanti in Italia", per poi osservare ironicamente che "dell'elaborazione del pdln si sono occupati gli uffici del Comune di Monfalcone: io invece pensavo che in Regione ci fossero professionalità in grado di svolgere tutti gli approfondimenti giuridici". Shaurli, convinto che si tratti di una "norma ideologica", auspica che il tema venga trattato insieme alle altre Regioni e al Parlamento. ACON/FA-fc



Cristiano Shaurli (Pd)
Nicola Conficoni (Pd)
Franco Iacop (Pd)