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MIGRANTI. MORETUZZO (PATTO): PDLN 18, NORMA IDEOLOGICA FUORI DA REALTÀ

08.11.2022
18:23
(ACON) Trieste, 8 nov - "La proposta di modifica della normativa nazionale in materia di ricongiungimento familiare, approvata dal Consiglio regionale, è una norma ideologica che non tiene conto della realtà e del fatto che il ricongiungimento non deve essere ostacolato ma, anzi, aiutato in quanto strumento indispensabile per facilitare l'integrazione".

Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo Moretuzzo, commentando il voto del progetto di legge nazionale che riforma l'attuale Testo unico sull'immigrazione intervenendo, tra gli altri aspetti, sul reddito annuale minimo da garantire, sulla permanenza minima di due anni in Italia prima di poter presentare domanda e sulla registrazione dei matrimoni contratti all'estero.

"Questa norma, che potremmo a tutti gli effetti chiamare legge Cisint, cambia le regole per il ricongiungimento familiare dei lavoratori stranieri regolari su tutto il territorio nazionale - prosegue l'esponente autonomista - per tentare di risolvere una situazione sicuramente complessa, ma molto specifica, qual è quella di Monfalcone e del suo territorio contermine".

"È evidente - continua Moretuzzo - che limitare il ricongiungimento familiare non risolve le criticità ma, semmai, le esaspera e ne porta di nuove. Forse ai consiglieri regionali della Maggioranza sembra ottimale avere una norma di bandiera, indubbiamente utile come slogan da urlare, ma che nulla apporta rispetto alla necessità di affrontare veramente i problemi e trovare soluzioni efficaci ed efficienti per la popolazione e il territorio".

"Non è togliendo diritti ad alcuni - conclude la nota - che una società si evolve". ACON/COM/db



Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)