RIFIUTI. LIGUORI(CITT)/TURCHET(LEGA): OK CONTRIBUTI COMUNI E SODALIZI
(ACON) Trieste, 8 nov - Ridurre la produzione di rifiuti,
limitare gli sprechi di prodotti alimentari e farmaceutici,
aumentare la raccolta differenziata e la minimizzazione dello
smaltimento in discarica; le azioni di coordinamento degli
interventi attuate dai soggetti pubblici e privati; i dati
qualitativi e quantitativi dell'andamento della gestione
integrata dei rifiuti così come attuata dall'Autorità unica per i
servizi idrici e i rifiuti (AUSIR) e quelli quantitativi delle
eccedenze alimentari e farmaceutiche raccolte e redistribuite.
Sono queste alcune delle voci emerse dalla relazione giuntale
analizzata dal Comitato per la legislazione, il controllo e la
valutazione in merito alla disciplina organica della gestione dei
rifiuti e principi di economia circolare a firma dei consiglieri
Simona Liquori (Cittadini) e Stefano Turchet (Lega).
Dalle valutazioni sulla relazione triennale, come spiegato in
Aula da Liquori a nome di entrambi, è emerso come la Regione
abbia avviato con la legge regionale 34/2017, un percorso
virtuoso della gestione dei rifiuti in particolare grazie ai
contributi erogati a Comuni e associazioni.
Per i centri di raccolta comunali, nel 2020, sono stati messi a
disposizione 3 milioni di euro che hanno consentito di finanziare
5 siti, con una graduatoria complessiva di 41 centri che
nell'anno successivo sono stati finanziati attraverso risorse
aggiuntive. I contributi per la riduzione della produzione di
rifiuti in plastica hanno interessato 72 Comuni per un totale di
306.542 euro, mentre quelli per la realizzazione di progetti di
autocompostaggio o di compostaggio di comunità sono stati erogati
a 15 Comuni per 482.824 euro. Infine, per l'allestimento di
centri di riuso è stata finanziata la realizzazione di 12 punti
di raccolta per 2,4 milioni di euro.
I contributi per iniziative ecosostenibili nell'ambito di
manifestazioni sportive, invece, nel biennio 2020-2021 hanno
visto 30 associazioni beneficiarie per 144.550 euro, che si
aggiungono al canale contributivo per l'organizzazione di
ecofeste, operante dal 2017 e che ha sostenuto 283 eventi per un
totale di 772.503 euro.
Per quanto concerne il profilo delle azioni di coordinamento
degli interventi attuate dai soggetti pubblici e privati, è stato
aggiornato il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani ed è
stato costituito il Gruppo di lavoro interdirezionale
sull'economia circolare, che coinvolge le Direzioni ambiente,
attività produttive e agricoltura e foreste con lo scopo di
sensibilizzare le imprese nell'adozione di pratiche di gestione
aziendale sostenibili che possano attivare processi virtuosi,
ponendosi come supporto nel passaggio dall'economia lineare a
quella circolare.
Tra le altre iniziative avviate c'è l'istituzione di un Tavolo di
lavoro per la predisposizione e l'attuazione di un programma di
comunicazione condiviso in materia di rifiuti, che ha portato
all'adozione del logo "Eco Fvg" ma anche il progetto di recupero
delle capsule di caffè esauste in plastica, avviato un paio di
anni fa sulla spinta di due grosse aziende del settore, Illycaffè
e Nestlé che si è concluso a settembre dando ottimi risultati.
Infine il Progetto di prevenzione e produzione dei rifiuti
mediante il riutilizzo a fini sociali di prodotti invenduti, a
cura dell'associazione Animaimpresa, ha consentito di recuperare
tra il 2019 e il 2020 circa 1.800 tonnellate di alimenti, per un
valore economico di oltre 10 milioni di euro.
Conclusa l'illustrazione, sul tema è intervenuto Nicola Conficoni
(Pd) che ha sottolineato come "gli sforzi fatti dalla Regione Fvg
su questo versante non siano ancora sufficienti e coerenti con
gli obbiettivi ambiziosi di sostenibilità ambientale stabiliti
quando si è deciso di candidare il nostro territorio come realtà
pilota per il Green deal europeo. Un'affermazione basata su
numeri, su statistiche che vede, per quanto concerne la gestione
dei rifiuti tra il 2016 e il 2020, la Regione Fvg scesa per la
differenziata dal 4° al 7° posto. Risultati che fotografano la
necessità di un salto di qualità che difficilmente potrà essere
fatto con il piano di gestione dei rifiuti urbani approvato dalla
Giunta, poiché poco ambizioso".
ACON/LI-fc