CREDITO. OK UNANIME A MOZIONE PROG FVG/AR E PD SU SOSTEGNO A MONDO BCC
(ACON) Trieste, 9 nov - Sostenere il mondo del credito
cooperativo regionale, oggi attivo con 9 istituti e 250 sportelli
in più di 140 comuni del Friuli Venezia Giulia, attraverso
un'azione di pressing sul Governo per rivedere alcuni articoli
del regolamento europeo che "costituiscono un rischio di
svantaggio competitivo" per il sistema Italia.
È questo l'obiettivo della mozione approvata oggi dal Consiglio
regionale, frutto della sintesi tra i due diversi testi che erano
stati presentati da Progetto Fvg/Ar, con la prima firma di Edy Morandini,
e dal gruppo del Pd, con primo firmatario il capogruppo Diego Moretti.
Le due proposte avevano lo stesso obiettivo di
fondo, e si è così riusciti a concordare un emendamento
interamente modificativo che è stato poi approvato all'unanimità
dall'Aula, sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin.
La mozione sottolinea il problema del drastico calo del numero di
filiali bancarie sul territorio: in Italia nell'ultimo decennio
hanno chiuso 12mila unità, una riduzione del 36 per cento, con il
conseguente aumento del numero di comuni sprovvisti di servizi
bancari. In felice controtendenza, il sistema del credito
cooperativo ha invece aumentato del 2,1% il numero di filiali tra
il 2008 e il 2020. E questa realtà è particolarmente vivace in
Fvg, dove le nove Bcc rappresentano il 29,8% della rete bancaria
regionale, danno lavoro a 1585 persone e garantiscono una
capillare presenza territoriale.
Ma su quest'isola felice incombe la riforma organizzativa del
credito cooperativo, che impone alle Bcc di aderire ai Gruppi
bancari cooperativi (Gbc), parificando gli istituti alle banche
con attivo superiore ai 30 miliardi, con le relative conseguenze
regolamentari e un significativo aggravio di adempimenti. A
questa novità si aggiungono le linee guida europee in materia di
credito deteriorato, oltre al quadro di regole e vigilanza sui
Gbc. In altre parole, la normativa bancaria europea presenta -
secondo Prog Fvg/Ar e Pd - criticità che andrebbero riviste.
Ed è proprio questo l'impegno che la mozione Morandini-Moretti
chiede alla Giunta regionale: agire sul Governo per sollecitare l'adeguamento
di queste regole, con la modifica di alcuni articoli del regolamento
Ue e il riconoscimento della natura mutualistica del credito
cooperativo. Governatore e Giunta sono invitati anche a
sollecitare un intervento unitario su questo tema da parte della
Conferenza delle Regioni e del Comitato europeo delle Regioni,
nei confronti del Governo italiano e del Parlamento europeo.
Pur precisando che la mozione non riguarda competenze dirette
della Regione, l'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, dopo aver
ripercorso le novità connesse alla riforma del credito
cooperativo avviata dallo Stato, ha assicurato di "condividere
motivazioni e finalità di chi ha proposto le mozioni", aderendo
all'invito di segnalare al Governo "l'importanza di sostenere
questi istituti di credito, portatori di valori che
caratterizzano non solo il sistema Fvg ma l'intero sistema
Italia".
ACON/FA-fc