INFRASTRUTTURE. BOLZONELLO (PD): PASSARE DA VISIONE MICRO A DI SISTEMA
(ACON) Trieste, 9 nov - "La mancanza di sintesi politica sul
sistema infrastrutturale del Friuli, fra Pordenone e Udine, che
si trascina da anni coinvolgendo tutto l'arco politico, rischia
di far implodere un sistema e un tessuto economico finora rimasto
in piedi soprattutto grazie alla lungimiranza e alla forza di un
sistema imprenditoriale particolarmente vivace nel Friuli
Occidentale. È necessario passare da una visione micro,
concentrata su singoli interventi, ad una visione di sistema
complessiva, raggiungibile solo attraverso volontà e condivisione
di intenti da parte di politica e istituzioni".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Sergio Bolzonello
(Pd), dopo la risposta alla sua interrogazione con la quale
chiedeva all'Esecutivo Fedriga di chiarire la strategia
infrastrutturale per il Pordenonese.
"L'interrogazione non è un atto di accusa contro questa Giunta,
ma il tentativo di aprire la necessaria riflessione sulla
situazione infrastrutturale nel Pordenonese e anche
dell'Udinese", chiarisce Bolzonello, che evidenzia come "un
recente studio di Unioncamere Fvg rilevi, rispetto a un evidente
deficit infrastrutturale che caratterizza la nostra regione, che
l'area più vulnerabile e contemporaneamente più vivace
economicamente risulta essere il Pordenonese. Uno studio, questo,
che si interfaccia con il dato compiuto che a fine anno si
completerà la Pedemontana veneta con l'interconnessione all'A27
determinando, conseguentemente, una notevole crescita del
traffico sulla A28, sulla Pontebbana e sulla Cimpello-Sequals".
"Inoltre - prosegue il dem - c'è l'evidenza che i tempi di
percorrenza del collegamento fra Pordenone e Udine superano
abbondantemente i 60 minuti in quasi tutte le ore lavorative
della giornata e che il rafforzamento dell'asse ferroviario
Venezia Mestre-Pordenone-Udine-Tarvisio rimane, a oggi, un atto
sulla carta".
"La risposta data dalla Giunta - continua Bolzonello - pur
confermando la situazione di criticità che interessa il Friuli
Occidentale, nonché tecnicamente corretta, conferma che questo
tema non è nell'agenda politica di questo Esecutivo regionale,
che continua ad affrontare con una visione micro. Se non iniziamo
in maniera politicamente condivisa ad affrontare questo tema, il
nostro territorio è destinato a implodere".
ACON/COM/rcm