RICONGIUNGIMENTI. MIANI (LEGA): NOSTRA ISTANZA PER DIGNITÀ E RISPETTO
(ACON) Trieste, 9 nov - "Alzare il reddito minimo per poter
fare domanda di ricongiungimento permetterà di prevenire le
possibili condizioni di povertà, assicurando così dignità e reali
occasioni di integrazione".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Elia Miani
(Lega), facendo riferimento alla pdln 18 che interviene sul Testo
unico sull'immigrazione, approvata dal Consiglio regionale.
"Se oggi è sufficiente un reddito annuo di 8.975 euro per
ricongiungersi con un familiare in Italia, la nostra proposta di
legge nazionale - spiega l'esponente del Carroccio - avanza un
nuovo parametro: ovvero, il limite reddituale per accedere al
patrocinio a spese dello Stato, che è di circa 18mila euro lordi".
"Un analogo modus operandi - continua Miani - riguarda anche i
successivi ed eventuali ricongiungimenti: non più 12mila, ma
circa 23mila euro per due familiari; non più 18mila, ma circa
35mila per tre persone in più da inserire nel nucleo familiare.
Inoltre, proponiamo che il diritto al ricongiungimento maturi
solo dopo due anni di soggiorno in Italia".
"Sono sinceramente perplesso per l'atteggiamento prevenuto e per
l'approccio ideologico con cui la Sinistra si è scagliata verso
la nostra proposta di legge. Chi ha parlato di una legge infame -
sottolinea la nota leghista - dovrebbe farsi un esame di
coscienza per valutare se la legge oggi in vigore ha garantito
condizioni dignitose e una reale possibilità di integrazione per
coloro che sono venuti in Italia per lavorare e contribuire a far
crescere la nostra comunità".
"Al netto delle sterili polemiche della Sinistra - conclude Miani
- adesso la palla passa al Parlamento, che dovrebbe avere i
numeri necessari per approvarla. Intanto dal Friuli Venezia
Giulia, grazie alla Lega e alla maggioranza di centrodestra, il
segnale è stato dato in maniera univoca".
ACON/COM/db