COOPERAZIONE. MORETUZZO (PATTO): EUROPA SOLIDALE, SERVONO PROSPETTIVE
(ACON) Trieste, 10 nov - "Secondo il Patto per l'Autonomia è
importante organizzare spazi di confronto e di dibattito per
conoscere e riconoscere esperienze che, dal basso, dimostrano
come sia possibile cooperare oltre i confini imposti dagli Stati,
sperimentare processi di cambiamento e lavorare insieme per una
prospettiva europea davvero inclusiva e solidale".
Con queste parole il capogruppo del Patto nel Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia, Massimo Moretuzzo, ha spiegato il
senso dell'incontro dal titolo "Cooperazione oltre i confini" che
si è svolto al Kulturni Dom di Gorizia.
Tra le esperienze virtuose raccontate, quella della Cooperativa
Insieme che, in Bosnia Erzegovina, con i suoi frutti di pace
punta a ricostruire (ha spiegato una delle fondatrici della
cooperativa, Rada arkovi?) ciò che la guerra aveva lacerato.
Preziosa anche la testimonianza di Leyla Vesnic della Tenda per
la pace e i diritti di Staranzano che ha raccontato l'esperienza
delle Carovane nei Balcani.
L'incontro, introdotto da Eleonora Sartori (consigliera comunale
di Gorizia), è stato moderato dal sindaco di Turriaco, Enrico
Bullian. In sala, tra il numeroso pubblico, svariati
amministratori locali e regionali.
A chiudere l'appuntamento è stato Moretuzzo, tra i promotori del
progetto del Distretto di Economia solidale (Des) del Medio
Friuli, nato dall'esperienza della Cooperativa agricola di
comunità fondata nel 2016 (quando era sindaco del Comune di
Mereto di Tomba) che ha sviluppato la filiera corta Pan e farine
dal Friûl di Mieç in cui, oltre agli aspetti produttivi, sono
stati curati anche quelli comunitari e sociali, grazie
all'attivazione di relazioni tra i produttori, i trasformatori e
i cittadini/consumatori. Completata, pochi mesi fa, con la
gestione diretta di un panificio a Udine, il Pan dal Des.
"È stato l'ultimo tassello - conclude Moretuzzo - di un percorso
partito dalla coltivazione del frumento su terreni gestiti
collettivamente: dà forza sociale al processo che abbiamo avviato
per generare un'economia positiva attraverso il coinvolgimento
diretto dei cittadini. Un passaggio che riteniamo indispensabile,
anche come Patto per l'Autonomia, verso un cambiamento necessario
e possibile. Crediamo infatti fortemente, e continueremo a
impegnarci in questo senso, nella costruzione di una rete di
economia solidale, basata sui principi della sostenibilità
sociale e ambientale, in grado di valorizzare il capitale
territoriale e di non essere in balia delle dinamiche della
globalizzazione neoliberista".
ACON/COM/db