EUROPA. ZANIN A VALENCIA: SUSSIDIARIETÀ ATTIVA VUOLE SCELTE CORAGGIOSE
(ACON) Trieste, 11 nov - "Invece di chiederci cosa può fare per
noi la Commissione europea, dovremmo piuttosto chiederci cosa
possiamo fare noi per agevolarla nel darci più ascolto. La chiave
di volta, infatti, sta proprio nella nostra capacità, come attori
regionali e locali, di essere concretamente proattivi. Siamo
prima di tutto noi, Parlamenti regionali e Autorità locali, che
dobbiamo essere in grado di farci ascoltare, affinando e
potenziando meccanismi, procedure e best practice, stimolando la
capacità di fare sistema e massa critica, affinché i territori
parlino con una voce sola".
Lo ha sottolineato, nella sala convegni del Palacio de
Comunicaciones di València (Spagna), il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, ospite
della 10° edizione delle Assise delle Sussidiarietà.
L'appuntamento internazionale, organizzato dal Comitato europeo
delle Regioni (CdR), era dedicato ai macro temi "Futuro
dell'Europa: osare di più - Democrazia dell'Ue - Creare valore
aggiunto per l'Ue".
"Tutti i processi dinamici che apportano innovazione - ha
aggiunto il presidente del Cr Fvg nell'edificio che domina Plaça
de l'Ajuntament - richiedono tempo e pazienza. Quindi, anche il
nostro ruolo di decisori politici ci impone di ragionare con una
prospettiva di lungo periodo. Vanno realizzati meccanismi di
coinvolgimento istituzionalizzato degli stakeholder con reti
stabili di referenti per le politiche europee che li coinvolgano.
Una recente modifica del Regolamento interno del Cr che presiedo,
infatti, ha già portato alla creazione di un apposito Registro
dei rappresentanti di interessi in un'ottica di avvicinamento al
territorio e di sussidiarietà, garantendo trasparenza,
partecipazione e rappresentanza nel procedimento di formazione
degli atti legislativi".
Dopo i saluti introduttivi, affidati a Vasco Alves Cordeiro
(presidente del CdR) e ad Alfredo Gonzalez Gomez (segretario di
Stato per le Politiche territoriali), i lavori hanno preso il via
con il panel sulla "Sussidiarietà attiva dopo la Conferenza sul
futuro dell'Europa", moderato da Vincenzo Bianco, presidente
della Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali
ed esterni (Civex) del CdR.
Proprio in questa fase dei lavori Zanin è intervenuto nel
triplice ruolo di vertice dell'Assemblea legislativa regionale e
di vicepresidente e coordinatore per gli Affari europei della
Conferenza italiana dei Consigli delle Regioni e delle Province
autonome, nonché di primo vicepresidente della Commissione Civex.
"Regioni e città - ha auspicato Zanin, che è anche coordinatore
del gruppo di lavoro della Conferenza delle Assemblee legislative
delle Regioni europee (Calre) su "Legiferare meglio e valutazione
politiche pubbliche" - diventino un elemento permanente nel
processo di elaborazione delle politiche dell'Ue in seno a un CdR
con funzioni reali e non più meramente consultive. I giovani
vanno coinvolti nei processi partecipativi attraverso la nascita
e il consolidamento di reti stabili di interlocuzione e
confronto, network che potrebbero svilupparsi a livello regionale
e per area oppure, specialmente nelle Regioni di confine,
impostando il dialogo secondo un orientamento transfrontaliero".
Restando in tema di better regulation, nel corso della tavola
rotonda Zanin ha anche precisato che "alcuni elementi chiave
dello specifico Parere di cui sono stato relatore vertevano
sull'importanza di un approccio multilivello lungo l'intero ciclo
di vita della legislazione Ue. Ma anche sulla necessità di
riconoscere un ruolo più significativo agli attori regionali e
locali, nonché sul ruolo chiave della rete RegHub come fonte di
evidenze concrete e raccolte sul campo. In tal senso, riscontro
una certa attenzione da parte delle Istituzioni europee e anche
il ruolo dei RegHub (proprio nel mio Cr opera uno dei 46 contact
point) mi sembra fortemente sostenuto, dato che fa parte della
piattaforma Fit For Future della Ce".
"La sussidiarietà attiva e la governance multilivello - ha
ribadito ancora il vertice legislativo del Fvg - sono principi
basilari e caratteristiche fondamentali del funzionamento dell'Ue
e della responsabilità democratica. Non sempre, però, riusciamo a
trovare le leve in grado di tradurre in maniera immediata e quasi
simultanea sul terreno questa definizione. La sussidiarietà
attiva, per essere efficace, deve prima di tutto avere una sua
trasposizione chiara nelle procedure e nei meccanismi di
controllo messi in atto dalle autorità regionali e locali a
difesa delle loro prerogative. Quindi, è necessario puntare
sull'armonizzazione delle nostre operatività, ma anche sul
rafforzamento delle best practice e dei meccanismi di controllo
già funzionanti. È proprio nella prassi operativa che, secondo
me, sta il cuore della definizione di sussidiarietà, che io
re-interpreterei in termini più concreti e sostanziali: lo
svolgimento di funzioni pubbliche deve essere svolto al livello
più vicino ai cittadini".
"Dopo la Conferenza sul Futuro dell'Europa e, purtroppo, a causa
delle ben note tensioni su scala globale che stanno modificando
il contesto geopolitico mondiale, la riflessione sull'Europa di
oggi e su quella che verrà è forse al massimo di una spinta
propulsiva che non va dispersa. È perciò il momento di fare
scelte coraggiose - ha concluso Zanin - con particolare
riferimento alla possibilità di riformare i Trattati e di
prevedere meccanismi partecipativi più evoluti. Solo così l'Ue
potrà assurgere al ruolo di global player autonomo e credibile
cui aspira, forte di una strategia chiara e incisiva. Tocca a noi
autorità regionali, per prime, il compito di riavvicinare i
nostri cittadini a una Ue rinnovata, che sia veramente l'Europa
delle Regioni e delle città".
ACON/DB-li