FRIULANO. MORETUZZO (PATTO): CONVENZIONE RAI SCADUTA, URGE RINNOVO
(ACON) Trieste, 11 nov - "Quanto dovranno attendere ancora i
friulani per vedere riconosciuti i loro diritti all'informazione
radiofonica e televisiva nella loro lingua?". Così, in una nota,
il capogruppo del Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo dopo la
discussione dell'interrogazione con la quale chiedeva
all'assessore competente un aggiornamento sulla convenzione tra
Presidenza del Consiglio dei ministri e Rai per la trasmissione
di programmi radiotelevisivi in lingua friulana, scaduta a fine
ottobre.
"La questione della presenza e utilizzo della lingua friulana
nella programmazione radio e tv della concessionaria del servizio
pubblico radiotelevisivo è sempre aperta. Molte richieste sono
disattese. Ci chiediamo, per esempio, perché mai non sia stata
ancora creata una struttura autonoma dedicata alla radio e alla
televisione in lingua friulana a Udine, formata da personale
competente a garanzia della qualità del servizio offerto, e come
siano stati spesi i fondi pubblici - aumentati rispetto alle
precedenti convenzioni - per la programmazione radiotelevisiva
della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo nella
quale ancora non sono contemplati gli attesi notiziari
informativi radiofonici e televisivi in lingua friulana".
"Auspichiamo che l'interlocuzione della Regione con i nuovi
referenti nominati dall'ultimo governo porti risultati ben più
significativi di quelli ottenuti finora, dando risposta alle
richieste precise e puntuali sulle quali tutto il Consiglio
regionale era concorde", afferma Moretuzzo ricordando le mozioni
approvate all'unanimità dall'Aula fondate sul riconoscimento
dell'importanza della produzione radiotelevisiva per assicurare i
diritti linguistici e culturali dell'intera minoranza friulana, e
il fondamentale ruolo della Regione Friuli-Venezia Giulia in
qualità di garante di tali diritti.
"In altre Regioni e Province Autonome - conclude la nota -, i
diritti delle minoranze sono salvaguardati da convenzioni che
riconoscono ben altri finanziamenti e spazi di programmazione e
di informazione redazionale di quelli riservati ai friulani".
ACON/COM/li