CACCIA. PICCIN (FI): URGENTE FARE CHIAREZZA SU AVIFAUNA SELVATICA
(ACON) Trieste, 11 nov - "Quali sono gli esiti
dell'interlocuzione tra l'assessorato competente e le istituzioni
nazionali rispetto al tema della cattura di piccole quantità di
avifauna per potenziare gli allevamenti di queste specie? E come
proseguirà il dialogo con il nuovo governo nazionale?".
Lo chiede in una nota la consigliera regionale Mara Piccin (FI),
riprendendo i contenuti di un'interrogazione rivolta
all'assessore Stefano Zannier per ripercorrere le tappe di un
percorso "tortuoso, lastricato di ricorsi, sentenze e pareri che
deve trovare un epilogo chiarificatore".
"Il 28 ottobre 2016, ormai sei anni fa, alcune associazioni
ambientaliste avevano presentato ricorso al Tar del Friuli
Venezia Giulia - ricorda l'esponente forzista, che è anche
presidente della IV Commissione consiliare competente in materia
- per chiedere l'annullamento del decreto 2091 del 26 luglio 2016
del Servizio caccia e risorse ittiche, contenente il rilascio del
provvedimento di deroga per la cattura di uccelli in piccola
quantità, appartenenti a specie cacciabili e finalizzato al
potenziamento degli allevamenti di avifauna selvatica in
cattività con soggetti di cattura".
"Il Tar del Friuli Venezia Giulia, con sentenza 395 del 07
gennaio 2020, si era pronunciato definitivamente sul ricorso -
continua l'intervento - dichiarandolo improcedibile per
sopravvenuto difetto di interesse, anche forte di un parere
dell'Ispra precedente rispetto alla presentazione del ricorso. Di
fatto, quindi, la vicenda doveva essere chiusa".
"Risulta evidentemente necessario - conclude Piccin - garantire
che l'attività di cattura di specie di avifauna in piccola
quantità per il potenziamento degli allevamenti delle stesse
specie cacciabili si svolga in maniera conforme alla normativa
vigente. Sappiamo che l'assessorato regionale competente sta da
tempo seguendo la tematica e che, recentemente, ha rinnovato
l'impegno di proseguire un'interlocuzione con le istituzioni
nazionali competenti. In particolare, per definire le modalità di
attuazione dei test genetici sugli individui in allevamento con
lo scopo di non aggravare e non rallentare le attività di
monitoraggio e, al contempo, garantire la qualità degli
individui. A questo punto, chiediamo quale sia lo stato dell'arte
e di fare chiarezza al più presto con il mondo venatorio".
ACON/COM/db