PARI OPPORTUNITÀ. PARTE DAL CR FVG IL PRIMO LABORATORIO NAZIONALE
+++Zanin: vostro lavoro sia base per il legislatore+++
(ACON) Trieste, 14 nov - Ha preso il via dall'aula consiliare
del Friuli Venezia Giulia il primo laboratorio nazionale
espressamente dedicato all'evoluzione delle strategie e delle
modifiche normative volte al pieno rispetto delle pari
opportunità, finalizzato alla stesura di una proposta concreta da
portare successivamente all'attenzione del Governo.
L'iniziativa, organizzata dalla Commissione regionale per le Pari
opportunità tra uomo e donna (Crpo Fvg) presieduta da Dusy
Marcolin, ha successivamente coinvolto in una prima seduta di
elaborazione degli spunti, scaturiti nel corso dei numerosi
interventi, le componenti della Conferenza nazionale delle
Presidenti regionali delle Crpo di Regioni e Province autonome.
"Sono particolarmente orgogliosa - ha esordito la presidente
Marcolin - per essere riuscita a riunire le colleghe delle altre
Regioni, iniziando un percorso virtuoso di ascolto del
territorio. Alla luce dei profondi cambiamenti che hanno
sconvolto la nostra società, l'azione di avvicinamento a una
concreta parità di genere, sulla base di un lavoro importante già
svolto, necessita di un ulteriore passo avanti per trovare nuovi
strumenti e migliorare le leggi istitutive".
"Le Crpo - ha sottolineato il presidente dell'Assemblea
legislativa regionale, Piero Mauro Zanin - devono ottenere la
garanzia di un'attività propedeutica all'approvazione e alla
discussione delle normative. Il vostro lavoro dovrebbe essere la
base per il legislatore verso scelte politiche sempre più in
linea con un senso di civiltà al quale dovremo uniformarci tutti.
Impegno e volontà ci sono: sta a noi aggiungere convinzione e
determinazione per rendere questo lavoro patrimonio di tutti i
Consigli regionali".
"La vicinanza della Presidenza e dei consiglieri del Fvg - ha
aggiunto, ricordando la presenza nell'emiciclo di piazza Oberdan
a Trieste anche di Alessandro Basso e Francesco Russo -
testimoniano che l'impegno del Cr al fianco della Crpo non è di
facciata. Marcolin sa quanto ci teniamo e il sostegno costituisce
un imperativo categorico, perché è una questione di civiltà. La
Crpo Fvg ha lavorato molto bene, dimostrando l'utilità di una
Commissione fondamentale giacché, quando aumentano problemi e
difficoltà, possono nascere differenze, inciviltà e
discriminazioni, alle quali bisogna rispondere con
approfondimento, sostegno, ricerca e innovazione".
"Questa Crpo 2.0 - così l'ha definita Zanin in conclusione -
dovrà indicare come riorganizzare la normativa in funzione delle
sfide che dovremo affrontare in futuro. Voi siete le attrici
principali e voi dovete dare le indicazioni, anche attraverso un
coordinamento e una rappresentanza uguali in tutta Italia, per la
costruzione di una società migliore e con un minimo comun
denominatore che possa diventare patrimonio dell'intero Paese".
L'assessore regionale a Lavoro, Istruzione e Famiglia, Alessia
Rosolen, ha invece esordito rimarcando che "le Crpo devono
costituire un mezzo e non un fine. Gli input offerti da questi
lavori saranno posti all'attenzione dell'Amministrazione
regionale nell'ottica dell'innovazione e del miglioramento di
norme che fotografano una situazione profondamente cambiata.
Stiamo cercando di comprendere cosa fare per rinnovare,
modificare e rendere più attuali le Crpo regionali, ricordando i
singoli contesti ed evitando battaglie ideologiche".
"È necessario - ha proseguito Rosolen - concentrarsi su mezzi,
strumenti e azioni che possono davvero cambiare la società. La
Crpo ha un importante compito di vigilanza, segnalazione e
attuazione, ma deve anche saper riportare all'attenzione della
politica la realtà nella quale è insediata".
Il vice sindaco del Comune di Trieste, Serena Tonel, ha
menzionato dal canto suo la lunga storia delle Pari opportunità e
dell'emancipazione femminile nel capoluogo regionale. "Da allora
i passi avanti sono stati molti, ma è sempre più indispensabile -
ha sottolineato - l'alleanza tra istituzioni e cittadini per
risolvere queste criticità sistemiche".
La senatrice Francesca Tubetti ha evidenziato che "l'elezione del
presidente Giorgia Meloni ha rotto un tetto di cristallo. La
nostra responsabilità, ora, è andare oltre ogni forma di limite e
di discriminazione, dando alle nostre figlie delle speranze nuove
e normando una evoluta visione del mondo". La senatrice Tatjana
Rojc ha invece rimarcato che "la politica è stata pensata dagli
uomini per gli uomini. Il Fvg e Trieste, tuttavia, sono sempre
stati all'avanguardia nell'emancipazione femminile, mentre da
poche ore è stata eletta la prima presidente donna della vicina
Repubblica di Slovenia. Molto bene, ma è sempre necessario
vigilare".
Il convegno, dedicato al tema "Esperienze e prospettive delle
Commissioni regionali e delle Province autonome", si è quindi
sviluppato attraverso gli interventi tecnici. A partire da
Roberta Sartor (direttrice del Servizio Organi di garanzia del Cr
Fvg) che ha approfondito gli impianti normativi specifici, sia
sul piano internazionale che su quelli statale e regionale.
Roberta Mori, coordinatrice nazionale Crpo regionali e Province
autonome, ha auspicato "un importante investimento politico,
culturale e sociale. È doveroso essere funzionali ed efficaci
verso gli obiettivi concreti, ricordando che si parla di diritti
e non di privilegi".
Tra le presidenti delle Crpo regionali hanno preso quindi la
parola Mariafranca D'Agostino (Abruzzo), Paola Taufer (Provincia
di Trento), Loredana Zanella (Veneto), Maria Grazia La Selva
(Molise) e Margherita Perretti (Basilicata). Le conclusioni sono
state infine affidate a Emma Petitti (delegata al Coordinamento
per le Po e parità di genere dalla Conferenza nazionale delle
Assemblee legislative) che ha espresso la sua soddisfazione per
"il prezioso patrimonio scaturito dai lavori e che ora deve
diventare concretamente utile. Ne avremo cura, ma serve un
approccio traversale, forte, culturale e politico, pur nelle
diversità e nelle specificità, che deve condurre all'incisività
nei tavoli che portano alle decisioni".
"Costruiamo insieme un metodo di lavoro - ha concluso Petitti -
verso un documento di proposta puntuale per un ragionamento
virtuoso che, dal 2023, coinvolga territori, enti locali e
Regioni (sia assemblee che esecutivi) per un nuovo rapporto da
costruire con il Governo centrale".
ACON/DB-fa