PARI OPPORTUNITÀ. MARCOLIN: PARERI VINCOLANTI E PREFERENZA DI GENERE
(ACON) Trieste, 14 nov - "È necessario pervenire alla creazione
di uno strumento in grado di porre le Commissioni Pari
opportunità di tutte le Regioni sullo stesso piano. Se non
riusciamo più a progredire, forse, dipende anche dal fatto che le
strategie vanno modificate, mentre urgono anche nuovi obiettivi
da raggiungere attraverso strade sempre diverse".
Questo il commento di Dusy Marcolin, presidente della Commissione
regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna (Crpo Fvg), al
termine della seduta che ha impegnato i vertici della Conferenza
nazionale delle Presidenti regionali delle Cpo di Regioni e
Province autonome, al fine di tirare le somme sul convegno
precedentemente archiviato a Trieste nell'aula del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia.
L'evento, organizzato dalla Crpo Fvg con lo scopo di lanciare una
sorta di innovativo laboratorio per raccogliere spunti di
riflessione, proposte ed esigenze emergenti utili per innovare e
migliorare le rispettive leggi istitutive, ha ottenuto un
notevole successo in termini di partecipazione e di feedback.
Ne hanno discusso in presenza, nella sala Verde di piazza
Oberdan, sotto la presidenza della coordinatrice nazionale
Roberta Mori, la stessa Marcolin insieme a Mariafranca D'Agostino
(Abruzzo), Paola Taufer (Provincia di Trento), Loredana Zanella
(Veneto) e Margherita Perretti (Basilicata). Numerose altre
presidenze hanno invece seguito i lavori in modalità telematica.
Al momento del commiato è emersa la volontà di procedere a breve
con una seconda consultazione, al fine di elaborare un programma
definitivo da sottoporre all'attenzione di Mori e del presidente
del Consiglio regionale Fvg, Piero Mauro Zanin, che ha anticipato
la sua piena attenzione anche in qualità di vicepresidente della
Conferenza italiana dei Consigli delle Regioni e delle Province
autonome.
"C'è ancora molto da fare - ha commentato Marcolin - per
raggiungere una soddisfacente e completa parità di genere. Per
esempio, lavorare sulla composizione delle Commissioni stesse e
garantire una rappresentanza della Consulta dei giovani, perché
bisogna parlare di futuro con le generazioni del domani. Senza
dimenticare un rapporto sempre più stretto con le scuole e con la
dirigenza scolastica regionale".
"La Crpo - ha aggiunto il suo vertice regionale - deve essere
legittimata ad esprimere pareri vincolanti, ottenendo una
maggiore presenza anche in occasione delle audizioni e risultando
quindi maggiormente incisiva. L'ascolto del territorio diventa un
passaggio obbligato e prezioso, mentre va garantita anche una
certa autonomia finanziaria da utilizzare non solo per
organizzare eventi ma, anche e soprattutto, ai fini di borse di
studio e di lavoro. I pensieri e i propositi vanno quindi
tradotti in azioni concrete, ottenendo anche maggiore visibilità".
Aprendo una parentesi sul versante interno al Fvg, Marcolin ha
concluso rimarcando l'esigenza "di adottare la doppia preferenza
di genere per la rappresentatività nelle istituzioni. Su 49
consiglieri regionali, infatti, solo 6 scranni sono occupati da
rappresentanti donne: una situazione da ribaltare in fretta e
che, pur in un contesto felice ed evoluto come il nostro rispetto
a tante altre realtà, significherebbe un buon inizio anche in
prospettiva nazionale".
ACON/DB-fa