CASA. IV COMM, VIA LIBERA A MODIFICHE REGOLAMENTO GRADUATORIA ATER
(ACON) Trieste, 15 nov - Approvate a maggioranza dalla IV
Commissione, presieduta da Mara Piccin (FI), le modifiche sul
regolamento che disciplina le modalità di gestione degli alloggi
di edilizia sovvenzionata gestiti dalle Ater regionali al quale
sono state portate alcune modifiche necessarie a seguito di
un'ordinanza del tribunale di Trieste che chiedeva pari
trattamento tra cittadini italiani o comunitari e stranieri.
La Commissione ha espresso il suo parere dopo aver ascoltato
l'illustrazione dell'assessore regionale Pierpaolo Roberti in
merito ai tre nuovi articoli, nella quale ha ribadito come "si
tratti di modifiche regolamentari che riprendono gli ultimi
orientamenti in merito della Corte Costituzionale che indicano
come i cittadini che non siano in grado di presentare
certificazioni valide che attestino la non esistenza di alloggi
di proprietà nei paese di origine, debba almeno dimostrare di
aver agito con correttezza e diligenza nell'iter alle autorità
competenti di richiesta dei documenti necessari. Una condizione
che devono attestare anche i cittadini italiani che vogliono
utilizzare gli alloggi Ater".
Ed è proprio la richiesta ai cittadini di agire con "correttezza
e diligenza" nella produzione dei documenti che ha animato il
dibattito in aula dove Mariagrazia Santoro (Pd) ha sottolineato
"come non possano essere questi i criteri di assegnazione delle
abitazioni che invece necessita di un regolamento certo. Una
norma dove non è esplicitato che cosa è corretto e diligente,
senza fornire alcuna certezza sui parametri utilizzati". Pensiero
condiviso anche dal dem Diego Moretti che invece ha parlato di
"aleatorietà di una norma ideologica che penalizza i cittadini
stranieri, ma anche quelli italiani in regione da meno di 5 anni".
Sulla questione sono intervenuti anche la pentastellata Ilaria
Dal Zovo che ha spiegato come "la modifica del regolamento non
elimina la discriminazione nei confronti degli stranieri che
devono comunque certificare, con documenti aggiuntivi, di non
possedere altri immobili all'estero" e Furio Honsell (Open Fvg)
che ha suggerito una modifica radicale della legge, ritenuta anti
costituzionale, e che, nonostante i ritocchi fatti, si basi anche
su elementi discrezionali per l'assegnazione".
Di tutt'altro parere Antonio Calligaris (Lega) che ha affermato
come "non si tratti di discriminazione, bensì di buon senso e di
una richiesta dettata dal diritto. Il documento
dell'autocertificazione, al centro del dibattitto, infatti è
valido solo quando lo Stato italiano può verificare e controllare
direttamente quanto affermato. Se questo non è possibile, per i
cittadini extra Ue, i giudici della Corte Costituzionale chiedono
di provare di aver agito secondo correttezza e diligenza".
ACON/LI-fc
I lavori della IV Commissione
L'assessore regionale Pierpaolo Roberti
Antonio Calligaris (Lega)
Mariagrazia Santoro (Pd)