ENERGIA. M5S: INCONTRO CON CONFARTIGIANATO SU RINNOVABILI E SUPERBONUS
(ACON) Trieste, 16 nov - "È inaccettabile che la nostra regione
sia tra le ultime tre a doversi dotare di una legge sulle
comunità energetiche rinnovabili, da noi richiesta già un anno
prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Nel frattempo, a
quasi un mese di distanza dalla presentazione delle domande per
il bando da 10 milioni a favore dei Comuni per l'acquisto di
impianti fotovoltaici, non sono state istruite tutte le pratiche
e non sappiamo neppure quante nuove comunità energetiche potremo
avere grazie a questi stanziamenti. Non a caso siamo tra le
peggiori nello sviluppo delle fonti rinnovabili e, sempre non a
caso, non abbiamo ancora una legge regionale che promuova le
Comunità energetiche rinnovabili. Non a caso, inoltre, tre anni
fa abbiamo depositato una legge per istituire il reddito
energetico e questa Maggioranza l'ha bocciata".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale pentastellato
Cristian Sergo, riprendendo quanto evidenziato nel corso di un
incontro organizzato a Udine dal Movimento 5 Stelle, al quale
hanno preso parte anche il presidente regionale di
Confartigianato, Graziano Tilatti, la responsabile dell'ufficio
fiscale dell'associazione di categoria, Raffaella Pompei, il
coordinatore regionale del M5S, Luca Sut, e la capogruppo nel
Consiglio comunale di Udine, Rosaria Capozzi.
La sburocratizzazione delle procedure per gli impianti da fonti
rinnovabili e il futuro del Superbonus 110% sono stati i temi
centrali dell'appuntamento nel corso del quale Sergo ha
evidenziato anche come "ormai, l'unico a non crederci è
l'assessore Scoccimarro, affascinato dall'idea del presidente di
Confindustria Alto Adriatico di realizzare inutili inceneritori
che possono far fronte allo 0,5% del fabbisogno energetico
regionale. Peccato che Elettricità Futura, la Confindustria delle
imprese che producono energia in Italia, audita in IV Commissione
ma evidentemente inascoltata o non capita dalle forze di
maggioranza, abbia ricordato a tutti che, se avessimo già
raggiunto il mix di produzione energetica con il 70% di fonti
rinnovabili, non avremmo subito un solo euro di aumento delle
nostre bollette e saremmo a buon punto verso l'indipendenza dal
gas russo".
"Ben venga il bando annunciato dall'assessore Bini, ma i due
milioni di euro stanziati in luglio per finanziare
l'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre
imprese - conclude Sergo - sono stati cancellati in ottobre.
Questo significa che il bando annunciato in queste ore sarà
finanziato da risorse europee: è curioso come, per anni, ci si
sia scagliati contro la burocrazia e le lungaggini di questi
fondi ma, invece, per risolvere l'emergenza energetica ci si
affidi a questi strumenti. Sembra quasi che ci si diverta a
remare contro le imprese e le famiglie".
ACON/COM/db