SALUTE. USSAI (M5S): TITOLI PROMUOVONO SANITÀ REGIONE MA DATI PARZIALI
(ACON) Trieste, 16 nov - "Dopo i titoli a tutta pagina che
promuovono la sanità regionale in quanto a capacità di risposta
ai bisogni di salute, secondo la valutazione dello Studio
Ambrosetti, alcune precisazioni sono doverose per non far passare
un messaggio sbagliato, come vorrebbe la propaganda di Riccardi &
Co".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Andrea Ussai, aggiungendo che "l'unico indicatore dello
studio che è stato pubblicizzato analizza la capacità dei sistemi
sanitari regionali, intesa soprattutto come disponibilità di
risorse (posti letto in strutture residenziali per anziani, quota
di famiglie con accesso a internet veloce e disponibilità di
operatori sanitari), analizzando i risultati raggiunti solo in
termini di copertura dei programmi vaccinali e di screening, di
anziani trattati a domicilio e di accesso all'innovazione
farmaceutica".
"Non si tratta quindi - prosegue l'esponente pentastellato - di
una valutazione ad ampio raggio del sistema sanitario. A
differenza di quanto fatto invece dalla Scuola Sant'Anna di Pisa
nel giugno 2022, secondo la quale siamo fanalino di coda insieme
alla Basilicata, o dall'Agenzia che fa capo al ministero della
Salute (Agenas) a fine ottobre, che evidenzia pesanti criticità
su liste d'attesa e mobilità interregionale".
"Anche se Riccardi non lo dice, il Rapporto Ambrosetti evidenzia
che il Friuli Venezia Giulia è l'ultima regione italiana -
dettaglia ancora Ussai - in quanto a spesa pro capite per
prevenzione collettiva e sanità pubblica, con 84,6 euro contro la
media italiana di 121,2 euro. Inoltre, è anche tra quelle che
hanno perso più anni di aspettativa di vita tra il 2019 e il
2021, passando da 83,5 a 82,1 anni: peggio di noi solo il Molise.
Siamo, inoltre, il fanalino di coda in Italia per la vaccinazione
anti papillomavirus, con una copertura del 4,8% delle dodicenni
vaccinate a ciclo completo, contro il 26,8% di media nazionale,
già pesantemente al di sotto degli obiettivi del Piano nazionale
che, per il 2020, indicava una copertura del 95%".
"Siamo sicuri che, per una corretta informazione del cittadino,
l'assessore Riccardi chiederà di pubblicare anche questi grafici
sui quotidiani locali. I problemi della sanità - conclude Ussai -
non sono solo una questione di risorse investite, ma di gestione
che fa acqua da tutte le parti e la responsabilità è della
politica e dei manager delle principali aziende della Regione,
nominati dal presidente Fedriga. Un esempio lampante è l'urlo di
dolore lanciato dal personale del Pronto soccorso di Cattinara
che è in stato di agitazione o ha abbandonato la struttura per
non essere complice di un servizio che sta soccombendo. Tuttavia,
nonostante le ripetute segnalazioni, non ha ancora ricevuto
risposte concrete da chi di dovere, impegnato a far vedere solo i
dati che fanno comodo".
ACON/COM/db