FINANZE. OK I COMMISSIONE A BILANCIO CONSOLIDATO REGIONE DA 652 MLN
(ACON) Trieste, 17 nov - "Il processo di consolidamento del
bilancio della Regione Friuli Venezia Giulia per l'esercizio
finanziario 2021 ha determinato un risultato economico di
esercizio consolidato pari a 651 milioni e 898mila euro, portando
a pareggio il totale dell'attivo e del passivo consolidato".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, proprio in apertura della seduta della I Commissione
consiliare che, presieduta da Alessandro Basso (FdI) a Trieste
nell'aula consiliare e integrata dai presidenti delle altre
Commissioni, ha successivamente espresso parere favorevole a
maggioranza (astenute le Opposizioni, unico voto contrario quello
di Furio Honsell di Open Sinistra Fvg) alla Proposta di bilancio
consolidato regionale per il 2021.
Relatori per l'Aula saranno lo stesso Basso per la Maggioranza,
seguito da Honsell e Roberto Cosolini (Pd) per la Minoranza.
"Il documento - ha spiegato Zilli nel corso della sua
illustrazione preliminare - dovrà essere approvato dal Consiglio
regionale entro la fine del mese e contiene riferimenti normativi
relativi alle indicazioni del decreto legislativo 118/2011
sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni, nonché alle norme volte alla
programmazione della contabilità propria regionale".
Il provvedimento contiene anche "l'Elenco degli enti e degli
organismi che fanno parte del Gruppo di Amministrazione pubblica
(Gap), all'interno del quale viene identificato un perimetro di
consolidamento. Il bilancio consolidato della Regione Fvg - ha
spiegato l'assessore - rappresenta la situazione economica,
finanziaria e patrimoniale di tutti i soggetti coinvolti
all'interno di tale perimetro attraverso una fotografia
effettuata nel 2021, consentendo di porre in atto più obiettivi
(non solo quelli del legislatore nazionale, ma anche di quello
regionale e dell'Amministrazione regionale stessa) per offrire
una visione il più possibile uniforme dei soggetti coinvolti e
adottare in maniera altrettanto uniforme i criteri per la
redazione e la scrittura dei bilanci. Infine, emergono dati
specifici che, in mancanza di questo lavoro coordinato, sarebbero
sostituiti da uno scenario di enti e società eccessivamente
frastagliato".
"Si tratta di uno strumento molto utile e necessario - ha
specificato Zilli - ai fini della valutazione delle eventuali
problematiche, nonché delle potenzialità che si possono
sviluppare insieme alle analisi ulteriori, tenendo conto delle
peculiarità delle casistiche analizzate. Non ci consente però di
entrare nella gestione delle società, perché qui fotografiamo una
situazione finanziaria e non operativa".
La discussione generale è stata aperta dal capogruppo dem Diego
Moretti che ha manifestato l'auspicio che "in occasione
dell'esame da parte del Consiglio regionale della prossima
settimana, considerata l'annunciata assenza dell'assessore Zilli,
sia presente non solo un sostituto dell'assessore alla Finanze,
ma tutti i colleghi di Giunta che hanno relazioni dirette con i
contenuti del consolidato".
Honsell, dal canto suo, ha chiesto indicazioni numeriche riguardo
"il personale delle consolidate per avere un quadro delle persone
che vi operano", concentrandosi anche "sulla reincarnazione di
Mediocredito Fvg e sulla vicenda di Exe Spa". Roberto Cosolini
(Pd), anticipando l'intenzione di approfondire alcune questioni
direttamente in Aula con l'assessore ad Attività produttive e
Turismo, Sergio Emidio Bini, ha rimarcato "proprio in tema
Mediocredito vecchia gestione, una contrazione molto pesante dei
ricavi, circa il 20%, tra il 2020 e il 2021. Dalle cifre,
inoltre, emerge anche un risultato di esercizio quasi esplosivo
per l'Agenzia regionale per il Diritto allo studio (Ardis),
caratterizzato da 8 milioni e 356mila euro: una crescita
iperbolica, nonostante la sua finalità di erogare servizi".
Il pentastellato Cristian Sergo, infine, si è concentrato "su
alcune voci che hanno visto cambiamenti significativi. Per
esempio, nel 2020 avevamo 600 milioni di euro di accantonamento
rischi che diventano 130 nel 2021, mentre nel 2019 erano stati
180. Risaltano, inoltre, i 240 milioni in meno nel 2021 in quanto
a proventi da tributi".
ACON/DB-fc